SPAL, Viviani: “Clotet ci chiedeva un calcio contemporaneo, Venturato vuole maggiore equilibrio”
SPAL VIVIANI – Federico Viviani, colonna del centrocampo di questa SPAL, ha raccontato a tutto tondo l’attuale campionato degli estensi, dai suoi problemi fisici al cambio di allenatore. Queste – come riporta lospallino.com – sono le sue parole: “Ho attraversato momenti davvero difficili. Tanta gente pensavo che non ce l’avrei fatta a tornare su livelli […]
SPAL VIVIANI – Federico Viviani, colonna del centrocampo di questa SPAL, ha raccontato a tutto tondo l’attuale campionato degli estensi, dai suoi problemi fisici al cambio di allenatore. Queste – come riporta lospallino.com – sono le sue parole:
“Ho attraversato momenti davvero difficili. Tanta gente pensavo che non ce l’avrei fatta a tornare su livelli importanti. In alcuni momenti io stesso l’ho pensato. Durante la prima ondata di pandemia, però, ho deciso di ripartire da zero. Ho iniziato a leggere tanto, ho assunto un mental coach, la mia famiglia mi è stata molto accanto. Da lì le cose sono andate meglio perché mi sentivo più tranquillo. Poi mi sono rivolto anche ad un nutrizionista ed ho iniziato una dieta precisa. Curando ogni dettaglio ho ritrovato l’equilibrio. Dopo lo strappo della scorsa stagione, la cicatrice sul quadricipite ogni tanto crea problemi. Fosse per me giocherei anche su una gamba, ma con lo staff decidiamo insieme. Mi sono presentato in condizione già dal ritiro, infatti Clotet lo ha sottolineato. Il riscatto del club, però, penso sia partito l’anno prima con Rastelli. A Clotet devo tanto. Lui mi ha messo subito al centro del progetto. Abbiamo sviluppato un bellissimo rapporto. L’esonero di Clotet ha spiazzato tutti. La squadra era molto giovane e i momenti di affanno tri i ragazzi li avevamo preventivati noi grandi. Nonostante tutto abbiamo tenuto botta. Con Clotet in allenamento ci divertivamo molto, il suo metodo ci piaceva. Poi è arrivato Venturato. Un grande conoscitore di calcio, ma dalle idee differenti. Pep ci chiedeva un calcio più contemporaneo, Venturato invece vuole maggiore equilibrio. Esposito cresce sotto la mia ala. Abbiamo instaurato un buon rapporto. Mancano ancora dieci partite al termine della stagione e possiamo fare buone cose. Non siamo appagati. Vogliamo proseguire il percorso di crescita con il mister non lasciando niente al caso. Tacopina è un grande appassionato di calcio e tiene molto alla SPAL. Ogni volta che viene tiene discorsi di incoraggiamento nei nostri confronti.”