Spezia, Bartolomei: “Vorrei ripartire ma la salute va messa al primo posto. Futuro? Mi piacerebbe proseguire qui”
SPEZIA BARTOLOMEI – Paolo Bartolomei, centrocampista dello Spezia, è intervenuto a TMW soffermandosi sui temi caldi relativi al mondo del calcio ed esprimendo anche il suo personale punto di vista sulla fin qui brillante stagione degli Aquilotti: “Mi posso ritenere fortunato perché sto a casa mia, a Lucca, con un bel giardino a disposizione che mi […]
SPEZIA BARTOLOMEI – Paolo Bartolomei, centrocampista dello Spezia, è intervenuto a TMW soffermandosi sui temi caldi relativi al mondo del calcio ed esprimendo anche il suo personale punto di vista sulla fin qui brillante stagione degli Aquilotti:
“Mi posso ritenere fortunato perché sto a casa mia, a Lucca, con un bel giardino a disposizione che mi permette di allenarmi in attesa che ci dicano se e quando riprenderemo. Mi godo mio figlio Samuele di 4 mesi e trascorro un po’ di tempo con la mia ragazza Pamela, del resto non abbiamo alternativa. Non stiamo ancora pensando al matrimonio, ma abbiamo preso casa e la famiglia sta crescendo. Per ora non è in programma. So cucinare, aiuto a pulire casa, cerco sempre di trovare qualcosa da fare. Il piatto forte? Gnocchi al ragù, la mia specialità”.
“Vorrei ripartire, ma so che la salute è prioritaria e va messa al primo posto. Capisco che tutti vorrebbero tornare quanto prima alla normalità, serve un accordo tra le società affinchè le stagioni si possano concludere per dare un segnale di speranza anche alla gente sfruttando il valore sociale del calcio e dello sport. Noi dello Spezia abbiamo tutte le possibilità per ricominciare anche grazie ad un centro sportivo all’avanguardia. La nostra posizione di classifica è ottima, ci sono 30 punti in palio e crediamo fortemente nella promozione”.
“La ripresa sarebbe una incognita per tutti, stiamo fermi da tre mesi e non è facile ritornare subito ai ritmi abituali. La mentalità farà la differenza, con la testa giusta potremo fare una grande stagione. In questi giorni ci alleniamo da casa seguendo la tabella di marcia stilata dal procuratore, sono costantemente in contatto con i compagni e tutti aspettiamo una bella notizia pur sapendo che non è imminente. Tutti, però, vorremmo conquistare la A sul campo senza sospendere o annullare la classifica anche a costo di giocare a settembre. Non sarebbe il massimo, ma ci dobbiamo adeguare”.
“Sono qui da due anni, mi ha scelto il direttore sportivo e credo sia una persona competitiva che sa sempre allestire organici competitivi. Vincere non è mai facile, capita spesso che società allestiscano squadroni e poi non riescono a centrare il salto di categoria. Di esempi ce ne sono a bizzeffe, la B è un torneo complicatissimo che ospita calciatori forti e d’eccellenza. Speriamo possa essere l’anno buono per coronare un grande sogno, lo Spezia ci sta provando da tanto tempo”.
“Italiano? Il mister è giovane, ma molto preparato. E’ arrivato con una carica incredibile. All’inizio abbiamo faticato, ma il suo metodo di lavoro piaceva a tutta la squadra e abbiamo capito che presto avremmo raccolto i frutti del lavoro sul campo. Il nostro modo di giocare ci consente di esprimerci bene, al pari di Caserta sono due allenatori emergenti che stanno facendo parlare di sé. Proprio contro la sua Juve Stabia abbiamo giocato, e perso, l’ultima gara. Meritatamente, verrebbe da dire”.
“Com’è stato giocare al Menti a porte chiuse? Sicuramente ha influito un po’ giocare senza pubblico, anche perché eravamo in hotel e fino alla fine la partita sembrava in bilico. A livello mentale un po’ di cose le abbiamo pagate, ma non esistono alibi: hanno vinto con merito, ma scendere in campo senza tifosi è complicato”.
“Non bisogna piangersi addosso, sin da piccolo ho questa mentalità. Ho iniziato con la scuola calcio del mio paese, in qualche situazione sono stato sfortunato ma ho avuto il merito di non arrendermi. Vorrei giocare in serie A, anche a 30 anni puoi coltivare questo sogno. E’ l’ultimo scalino, si lavora per questo e mi farebbe enormemente piacere. Farlo con lo Spezia sarebbe il massimo, nonché un traguardo storico per la città”.
“Futuro? In questo momento stavamo solo pensando a finire questo campionato senza pensare ad altro. Ho un altro anno di contratto e non c’è fretta, a maggior ragione ora che c’è questa situazione. A bocce ferme ne parlerò con il direttore sportivo, qui sto bene e ho trovato una società importante e organizzata sotto ogni aspetto. Sono contento di stare qui e mi piacerebbe proseguire la mia avventura qui”.
“A gennaio la società ha dato un segnale importante prendendo giocatori di livello come Di Gaudio e Vitale che hanno vinto lo scorso campionato. La classifica, del resto, rispecchia gli sforzi della proprietà. A maggior ragione ci piacerebbe finire la stagione ed essere protagonisti”.