Spezia, Italiano: “Contro il Chievo sarà fondamentale sfruttare gli spazi. Tornare al Bentegodi per me sarà un bel vortice di emozioni”
SPEZIA ITALIANO – Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, è intervenuto in sala stampa alla vigilia dell’insidiosa trasferta che attende i liguri al “Bentegodi”, dove questa sera faranno visita al Chievo Verona di Aglietti. Di seguito le parole dell’allenatore degli Aquilotti diffuse dal sito ufficiale del club: “Recuperiamo Bidaoui, che torna finalmente tra i convocati, ma alle […]
SPEZIA ITALIANO – Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, è intervenuto in sala stampa alla vigilia dell’insidiosa trasferta che attende i liguri al “Bentegodi”, dove questa sera faranno visita al Chievo Verona di Aglietti. Di seguito le parole dell’allenatore degli Aquilotti diffuse dal sito ufficiale del club:
“Recuperiamo Bidaoui, che torna finalmente tra i convocati, ma alle defezioni si aggiunge Reinhart, che ha avuto un piccolo risentimento muscolare; per il resto siamo quelli di venerdì scorso contro l’Empoli, stiamo bene e vogliamo continuare sulla strada intrapresa.
Più si gioca e meglio si inizierà a stare a livello fisico, ma in ogni gara bisognerà cercare di prestare molta attenzione, gestendo al meglio le energie, consapevoli di poter usufruire di ben cinque sostituzioni. Oggi però il nostro pensiero è solo per il Chievo, una squadra che si è ripresentata al campionato con un ottimo risultato a Crotone, dimostrando di non mollare mai e di avere le forze per riprendere il match anche in extremis.
Il “Bentegodi”, tra Hellas e Chievo, è stato per 14 anni casa mia, pertanto i ricordi sono davvero tanti, ma non metto piede in quello stadio dal 2011 in occasione di un Verona-Padova di Serie B in cui peraltro rimasi in panchina: rientrare in quel campo sarà per me un bel vortice di emozioni.
Con Aglietti siamo stati compagni al Verona per tre stagioni, nelle quali abbiamo vinto un campionato di Serie B, passando tantissimi bei momenti insieme: io ero giovane e lui era uno dei tanti senatori di quella squadra ed è normale che tutte le volte che ci si incontra sia l’occasione per salutarsi con grande piacere.
Bidaoui? Settimana dopo settimana sta sempre meglio e presto lo avremo al 100% della condizione, perchè sta facendo grandi passi in avanti; la sua rapidità unita potrà darci tanto, perché è un giocatore unico nel suo stile. Aspettiamo il miglior Bidaoui, come aspettiamo anche Federico Ricci e Di Gaudio: non vediamo l’ora di riavere tutti a disposizione per contare nuovamente su un pacchetto attaccanti completo.
In un campo così ampio, si dovranno sfruttare al meglio gli spazi e mettere nelle migliori condizioni i nostri attaccanti. Ripeto, il Chievo ha dimostrato di essere in forma, non sarà facile metterli in difficoltà, ricordando anche l’andata che per noi fu un match assai complicato; per questo ho messo in guardia i ragazzi, perché so che ci aspetta una gara molto difficile, in cui ci sarà da faticare.
Dopo la partita contro l’Empoli ho voluto fare i miei complimenti a Marchizza, perché sta vivendo un’ottima stagione, peraltro in un ruolo che fino all’anno scorso non interpretava; il ragazzo anche per questo è veramente da elogiare, ha saputo adeguarsi alle esigenze della squadra, dimostrando massima professionalità.
Ferrer, appena abbiamo iniziato ad allenarci con la palla, ha accusato un problemino muscolare e chiaramente lo abbiamo gestito al meglio, come è successo a tanti, perché tornare ad allenarsi forte dopo diversi mesi non è mai facile. Ora sta benissimo, ha recuperato la sua migliore condizione ed è disponibile al 100%, come lo era anche venerdì scorso.
Nzola? Nessun problema. Contro l’Empoli voleva ancora rimanere in campo, e lo capisco, perché sono stato un giocatore e anche io volevo sempre rimanere sul rettangolo verde fino alla fine. Comunque mi ha detto solo che avrebbe potuto ancora dare qualcosa perché a livello fisico si sentiva bene, ma ovviamente, potendo contare su cinque sostituzioni, ho voluto inserire un elemento fresco, anche perché i minuti finali di gara sono i più delicati, quelli in cui si rischiano maggiori infortuni”.