Spezia, Marino: “Bravi a rimontare, ma dobbiamo migliorare nell’approccio alla gara.
Al termine del match vinto grazie ad una clamorosa rimonta per 3-2 dal suo Spezia sull’Ascoli, si è presentato in conferenza stampa il mister degli “Aquilotti” Pasquale Marino, che ha analizzato la prova dei suoi ragazzi, molto opaca nei primi 45′ minuti, decisamente più positiva nella ripresa. Queste le sue parole riportate dal sito ufficiale […]
Al termine del match vinto grazie ad una clamorosa rimonta per 3-2 dal suo Spezia sull’Ascoli, si è presentato in conferenza stampa il mister degli “Aquilotti” Pasquale Marino, che ha analizzato la prova dei suoi ragazzi, molto opaca nei primi 45′ minuti, decisamente più positiva nella ripresa. Queste le sue parole riportate dal sito ufficiale del club ligure:
“In avvio siamo stati troppo lenti e prevedibili, iniziando a giocare soltanto dopo il primo schiaffo subito, ma quando le partite si mettono così, tutto diventa più difficile e non sempre è possibile rimontare; sicuramente l’espulsione di Ninkovic ci ha agevolato nella rimonta, ma se siamo riusciti a vincere l’incontro il merito è nostro, perchè non sempre la superiorità numerica equivale ad una sicura vittoria.
Nell’intervallo abbiamo parlato, cercando di correggere le cose che non avevano funzionato fino a quel momento e nella ripresa siamo entrati in campo cercando di aumentare il ritmo; nei secondi 45′ la squadra è tornata a giocare il calcio veloce e di qualità che ha nel dna, ad eccezione degli ultimi minuti di gioco, nei quali siamo stati un po’ autolesionisti, fallendo più volte il 4 a 2 e rischiando addirittura di veder sfumare la vittoria.
Dobbiamo tornare a concentrarci e caricarci nel modo giusto, approcciando la partita in maniera differente, perchè non sempre finisce bene come oggi o come contro la Salernitana; per fare male dobbiamo giocare con leggerezza e velocità, giocando senza paura fin dai primi minuti.
Galabinov? E’ un ottimo professionista, si è sempre allenato bene ed oggi è stato autore di una buona gara, dando prova del proprio valore. Il rigore? C’è una graduatoria, ma poi è giusto che vada sul dischetto chi se la sente”.