Lecce, l’impresa di Sticchi Damiani: “La differenza l’ha fatta il legame con il territorio da parte di tutti”
STICCHI DAMIANI LECCE – L’impresa del Lecce è già storia. L’entusiasmo del popolo giallorosso non è destinato a spegnersi presto, ma nel frattempo la società riflette sul futuro, perchè adesso c’è una Serie A da preparare al meglio. Intervenuto a Radio Anch’io Sport, in onda sulle frequenze di Rai Radio 1, il presidente dei salentini Saverio […]
STICCHI DAMIANI LECCE – L’impresa del Lecce è già storia. L’entusiasmo del popolo giallorosso non è destinato a spegnersi presto, ma nel frattempo la società riflette sul futuro, perchè adesso c’è una Serie A da preparare al meglio. Intervenuto a Radio Anch’io Sport, in onda sulle frequenze di Rai Radio 1, il presidente dei salentini Saverio Sticchi Damiani, è tornato sulla strepitosa vittoria del campionato e sugli aspetti legati al futuro.
Ecco le parole del numero uno giallorosso riportate da tuttomercatoweb:
“E’ stato un risultato straordinario perché la squadra, pur avendo le giuste ambizioni, era stata costruita con tanti giovani, comunque di proprietà per una politica societaria precisa, e qualche certezza per questo campionato, ma ci siamo misurati con un torneo durissimo, il più duro degli ultimi anni, formato da tante compagini super attrezzate: essere arrivati davanti a tutti è un risultato davvero clamoroso. La differenza credo poi l’abbia fatta il legame con il territorio da parte tutti, i soci sono tutti del posto, e anche i responsabili dell’area tecnica Trinchera e Corvino sono salentini, mentre Baroni ha indossato la maglia del Lecce per tanti anni da calciatore. Ci sono stati organizzazione e progetti studiati a tavolino, ma l’identità territoriale, in un calcio sempre più fatto da contaminazioni straniere, ha fatto la differenza”.
Sulla Serie A
“Ci siamo dati un’organizzazione molto strutturata, il fatto che il progetto parta dal territorio non vuol dire che non sia un progetto attento alla costruzione professionale del club. Basta vedere Corvino, una delle figure più competenti del calcio italiano, che conosce questo mondo in tutte le latitudini e longitudini. Certo, poi speriamo che anche i nostri giovani abbiano con la A l’impatto che ci auguriamo. Baroni? Eravamo concentrati tutti su questo campionato, anomalo, in due punti si poteva passare dal primo al sesto posto, poi abbiamo avuto due giorni di festa meritati.
Ora, con il responsabile dell’area tecnica e il mister, ragioneremo del futuro: siamo al punto zero su questo, abbiamo il vantaggio di partire da maggio, prima degli altri. La nostra società è già strutturata, l’allargamento societario era stato già determinato a dicembre, quindi non ci saranno sostanziali cambiamenti. Non abbiamo poi debiti, per quanto poi il Covid e la situazione pandemica abbiamo cambiato un po’ il percorso degli ultimi due anni, ma sull’indice di liquidità sono d’accordo”.