Lecce, Sticchi Damiani: “Le sei vittorie sono un record. Per la promozione abbiamo il destino nelle nostre mani”
STICCHI LECCE PROMOZIONE – Ospite di Piazza Giallorossa, il presidente del Lecce, Sticchi Damiani, ha fatto il punto sulla situazione della sua squadra, dal lavoro del ds Corvino all’obiettivo promozione. Ecco le sue parole riportate da CalcioLecce. Come vive le partite: “Durante le partite il mio volto è sempre in tensione e devo dire la verità: ora sono contento. Non tanto per la […]
STICCHI LECCE PROMOZIONE – Ospite di Piazza Giallorossa, il presidente del Lecce, Sticchi Damiani, ha fatto il punto sulla situazione della sua squadra, dal lavoro del ds Corvino all’obiettivo promozione. Ecco le sue parole riportate da CalcioLecce.
Come vive le partite: “Durante le partite il mio volto è sempre in tensione e devo dire la verità: ora sono contento. Non tanto per la classifica, che è bellissima, ma per il fatto che non pensavo che potevamo crescere così in fretta. Nel calcio ci sono dei tempi tecnici e quando in estate parlavamo di un progetto triennale mi sembrava anche ottimistico, anche perché venivamo da una retrocessione dolorosa”.
La rosa tra presente e futuro: “Quando si cambia tanto la squadra ringiovanendola e riempiendola di calciatori stranieri è impensabile arrivare subito tra le prime posizioni. E invece abbiamo bruciato le tappe grazie al lavoro maniacale di tutti noi, del Direttore Pantaleo Corvino, del mister e dei ragazzi. Alla fine della stagione tireremo le somme: abbiamo probabilmente il calendario più difficile delle squadre di testa e non sappiamo come andrà finire. Monza e Salernitana sono due inseguitrici importanti. Ciò che invece è certo è la crescita di un progetto solido che ha preso il volo. Dopo la SPAL a Ferrara, abbiamo perso solo una volta con un rigore sbagliato al 90′. Stiamo facendo giocare ragazzi giovanissimi, del 2000, del 2001, che stanno impressionando tutti. Sta nascendo qualcosa di molto bello”.
Le quattro svolte della stagione: “In questa stagione ce ne sono state varie di svolte. La prima quando, ad inizio campionato, stavano nascendo delle delusioni figlie del calciomercato. Poi una ad un certo punto dell’anno in un dialogo tra noi ed i calciatori, ma vi tengo nascosto quando. E poi c’è stata la bravura dell’allenatore che, con un gruppo del tutto nuovo, ad un certo punto ha trovato la quadra, il giusto equilibrio tattico che, col tempo, ha saputo gestire al meglio. La quarta svolta, poi, è stata quando il gruppo è diventato gruppo: è finito il tempo dell’io e si è iniziato a pensare al noi. I ragazzi ora intravedono la possibilità di una svolta anche per le loro carriere: sono tutti coinvolti, con l’obiettivo che è lì, ad un mese di distanza. Pochi giorni fa abbiamo fissato il premio promozione che ritengo sia un ulteriore, grande, incentivo, ma senza assilli perché se qualcuno farà meglio di noi, applaudiremo ai vincitori“.
Obiettivo promozione: “Le 6 vittorie sono un record. Vincerle tutte da qui alla fine sarebbe un miracolo. Pensare che è fatta e dietro molleranno sarebbe sbagliatissimo. Non è per niente facile e cureremo ogni dettaglio perché sarà una guerra. E’ un campionato che può dire ancora tanto. L’Empoli meriterebbe la promozione diretta per quanto fatto fino ad ora, ma devono giocare ancora 8 partite. Il Monza? Non hanno badato a spese e hanno individualità importanti. Va trattato come un avversario temibilissimo”.
Il sogno: “Abbiamo fatto, con queste sei vittorie consecutive, qualcosa di incredibile, di storico. Abbiamo l’opportunità di tagliare un traguardo pazzesco che adesso è proprio lì, ad un passo. Tra i segreti di questo score c’è senza dubbio la possibilità per il mister di ricorrere ad una panchina lunga e di qualità: abbiamo costruito una rosa sapendo della regola delle cinque sostituzioni e dei tanti turni infrasettimanali”.
Il lavoro di Corvino: “Su questi presupposti si è poi inserito il lavoro e il talento di Pantaleo Corvino che costruito una grande squadra. Se ci sarà qualcuno più bravo di noi gli batteremo le mani, ma non avremo scrupoli. Stiamo stressando parecchio i calciatori, quindi eventuali premi sarebbero meritati. E dalla panchina si può attingere ancora perché secondo me non abbiamo ancora visto tutto, come le doti di Nikolov, capace di battere la Germania in Nazionale e Yalcin, in allenamento fa cose impressionanti ed è uno dei talenti più impressionanti. Tachtsidis? Gli ho fatto i complimenti dopo la Salernitana per l’assist, dicendoli che era un passaggio da Serie A. Lui mi ha smentito dicendomi ‘è da Champions League”.