Cremonese, Stroppa: “Mi è piaciuto l’approccio, abbiamo creato tanto. Ecco perché ho tolto Coda, col senno di poi…”
Parla l'allenatore dei grigiorossi
Giovanni Stroppa, allenatore della Cremonese, ha analizzato il pareggio contro l’Ascoli, in quella che è stata la sua prima partita sulla panchina dei grigiorossi.
Cremonese, Stroppa contento dei suoi
Ecco quanto apprendiamo da cuoregrigiorosso.com: “Avevamo speso molto, nel finale si vedeva, poi con l’uomo in meno e con il caldo che sopravanzava. Tutte cose che hanno fatto sì che le cose non sono andate come volevamo. Però penso che i ragazzi, per la voglia che ci hanno messo, meritavano i tre punti. Sono comunque soddisfatto per la prestazione.
Mettere un centrocampista in più invece che togliere Coda? Col senno di poi si può fare tutto. Avevo chiesto ai ragazzi se potevano arrivare fino alla fine, avevo la sensazione che Coda avesse speso tanto. La gamba ci poteva dare qualcosa in più per evitare la pressione dell’Ascoli, per questo ho fatto queste scelte. Al di là del gol preso, siamo ripartiti e potevamo fare sicuramente meglio. In questi casi non è semplice fare cambi, soprattutto se sei costretto all’uomo in meno. In quella circostanza ho scelto così.
Analizzo i gol che abbiamo preso e penso che potevamo essere più bravi: sul primo serviva più pressione di sicuro. Teniamo però conto che pronti-via stavamo corti per poter uscire forte. Ci siamo però allungati, c’è stata una palla lunga in verticale e su due rimpalli abbiamo preso gol. Si lavorerà in questo senso. Do una giustificazione ai ragazzi: nel finale tante palle buttate avanti e tanta corsa all’indietro. Non è semplice, con l’uomo in meno. Ci sono anche gli avversari, bisogna dirlo. Sono stati due episodi, spiace poi per l’episodio del rosso che ci sta ma per me ha preso la palla. Intervento scomposto in ripiegamento, ma per me ha preso la palla.
La volontà è essere corti sempre, quando sei corto fra i reparti è pià facile dialogare. E quando perdi palla hai capacità di recupero migliore. Quanti apri e quantdo ti allunghi e le distanze sono ampie, diventa difficile. Soprattutto oggi: per condizione e caldo è andata così, ma magari tra 4-5 partite, col fresco, non avremo un calo del genere. E ci saranno più conoscenze, i concetti saranno affinati. Dovremo essere bravi ad alternare le situazioni di pausa.
La squadra è fragile mentalmente? Non vorrei paragoni col passato, vorrei considerare il presente. Questa settimana i ragazzi hanno dato di più rispetto alle altre volte, perché si cambiano richieste, metodologie e molto altro. I ragazzi “pensano”, e pensando rischi di perdere molto di più. La partita è iniziata non alle 14, ma probabilmente martedì. E poteva comunque essere anche il contrario, ovviamente, con Ballardini al posto di Stroppa. Dopo l’espulsione il calo è fisiologico e siamo andati in difficoltà, non avendo lo stesso ordine di prima.
Ho allargato le braccia nel primo tempo dopo un buon inizio? Non guardatemi quando lo faccio, non è veritiero magari ciò che sta succedendo. Vorrei pilotare i ragazzi, ma a volte fanno anche meglio di ciò che fa l’allenatore. Mi è piaciuto l’approccio, mi è piaciuta la volontà della squadra. Abbiamo creato tanto, magari non concludendo come volevamo fare. Centralmente Vazquez ha fatto benissimo per me, in tre giorni penso che le sensazioni sono molto positive sul lavoro da fare“.