13 Ottobre 2021
Monza, Stroppa: “Mazzitelli è il leader tecnico della squadra. L’ho ritrovato più maturo”
STROPPA MONZA – Giovanni Stroppa, allenatore del Monza, si è raccontato nel corso della trasmissione “La Giovane Italia” in onda su Sky Sport. Le sue parole riportate da “Tuttomonza.it”: “Lasciando perdere l’Under 21 e la soddisfazione di aver indossato per 4 volte la maglia della Nazionale maggiore, ho fatto parte dell’Under 14 e dell’Under 20. […]
STROPPA MONZA – Giovanni Stroppa, allenatore del Monza, si è raccontato nel corso della trasmissione “La Giovane Italia” in onda su Sky Sport. Le sue parole riportate da “Tuttomonza.it”: “Lasciando perdere l’Under 21 e la soddisfazione di aver indossato per 4 volte la maglia della Nazionale maggiore, ho fatto parte dell’Under 14 e dell’Under 20. Qui a Monza rinunciai addirittura a un Mondiale per poter giocare nell’anno in cui vincemmo il campionato di Serie C. La maglia della Nazionale, le prime volte che la indossi, ti sembra di vivere in un film, non è un qualcosa di “normale”. Era un sogno, ti sembrava di vivere qualcosa di irreale”.
“Mazzitelli? È un taciturno, è il leader tecnico. È silenzioso, ma ha un buon piglio e un buon feeling con la squadra e con il gioco. Sa stare molto bene in campo, è cresciuto tantissimo: lui usciva dal settore giovanile della Roma, era ancora acerbo sotto certi aspetti. L’ho ritrovato molto più maturo, non soltanto caratterialmente, ma anche nel modo di stare in campo. Penso che possa ricoprire più ruoli in mezzo al campo. Mio figlio ha voluto la sua maglietta, ora guai se lo dovessi mettere in discussione! (ride, ndr) In questo momento, purtroppo, arriva da un periodo di inattività, è stato “costretto” a giocare tante partite consecutive, non è nella sua massima espressione e condizione. Io da giovane ero molto estroverso, mi prestavo bene all’ambiente romano: Luca è un romano atipico, molto preciso, educato, rispettoso, taciturno, si prestava bene all’ambiente rigido di Bolzano, fatto di regole. Penso che nelle prime esperienze ci siamo trovati nei posti giusti per quello che poteva essere il nostro aspetto caratteriale”.