Reggina, Taibi: “Per Rivas il mercato è aperto. Pochi gol subiti? Vuol dire arrivare a metà dell’opera”
TAIBI REGGINA – Massimo Taibi, direttore sportivo della Reggina, ha espresso il proprio pensiero sul percorso intrapreso dalla sua squadra in questa prima parte di campionato e sul mercato. Le sue parole riportate da “Strettoweb.com”: “Qualche esubero tra esterni offensivi o prime punte farà spazio all’over Faty? Credo che anche in difesa può liberarsi un posto. Aspettiamo […]
TAIBI REGGINA – Massimo Taibi, direttore sportivo della Reggina, ha espresso il proprio pensiero sul percorso intrapreso dalla sua squadra in questa prima parte di campionato e sul mercato. Le sue parole riportate da “Strettoweb.com”: “Qualche esubero tra esterni offensivi o prime punte farà spazio all’over Faty? Credo che anche in difesa può liberarsi un posto. Aspettiamo dicembre e in base a chi ha giocato o inciso meno faremo spazio con uno o due giocatori. Con Faty dentro siamo in 30, ma io vorrei portare la rosa a 25. Mi aspetta un altro gennaio bello tosto, ma chi sta giocando meno è giusto che vada a farsi le ossa. Il mercato per Rivas è aperto e se si può monetizzare anche a gennaio è giusto che io prenda in considerazione l’idea, ho il dovere di farlo. Poi può anche essere che si ceda a gennaio ma rimanga in prestito da noi fino a giugno, vediamo. Di Chiara ha intenzione di continuare qui con noi ma a tempo debito parleremo col Perugia, io intanto l’ho già fatto col procuratore. E’ chiaro che se lo avessi a zero gli farei due-tre, anni di contratto, perché è un calciatore importante che qui si trova bene. Forse in questo caso non parlerei di plusvalenza visto che non parliamo di un giocatore anziano, ma neanche giovanissimo”.
“Due anni di Covid hanno gambizzato le aziende. Quella del presidente per fortuna è ancora in essere, ma pure lui ne ha risentito. Sicuramente investimenti come quelli di due anni fa sono da escludere, ma non è che l’anno scorso siano state fatte follie, per ingaggio eravamo la 14ª squadra in Serie B. Forse, a parte il Monza, i club sono quasi tutti in perdita. Il nostro obiettivo è quello di ottimizzare e questo si può fare con le plusvalenze, in due modi: facendo crescere i ragazzi del settore giovanile, ma al momento non c’è nessuno in prospettiva e mi auguro che si possa creare qualcosa in due-tre anni, o andando a scovare talenti all’estero, ma per scelta societaria al momento si è deciso di non spendere per i cartellini per ora. Quindi dobbiamo essere bravi negli anni, e non adesso, ma anche fortunati. Operazioni come quella di Rivas? Sono difficili, quella è stata quasi un unicum”.
“Noi migliore difesa? Il Milan di Capello vinceva spesso 1-0. Già non prendere gol porta ai risultati, perché a volte si può fare anche 0-0 e guadagnare un punto. Subire meno gol vuol dire arrivare a metà dell’opera. E’ chiaro che se fai gol ma poi ne prendi quattro, diventa complicato. Io, anche se non tutte le domeniche, la classifica la guardo, poi bisogna dargli il giusto peso. Basta poco per essere terzi e poi terzultimi. E’ corretto, però, che i tifosi sognino, non puoi spezzare loro l’entusiasmo. Noi come società dobbiamo essere per forza di cose razionali, ma questo non ci vieta di spendere fino all’ultima goccia di sudore. Ad aprile vediamo dove saremo arrivati”.
“Per Bellomo ad esempio è un discorso a parte, ogni volta che si inizia un campionato c’è sempre qualche punto di domanda su di lui. Quest’anno era legato al modulo, perché si pensava che avrebbe potuto trovare poco spazio con il 4-4-2. Ero però sicuro che sarebbe rimasto perché si sa adattare e sa rispondere bene ad ogni situazione. Non farei mai a meno di lui, tant’è che abbiamo rinnovato due mesi fa, perché crediamo nel giocatore. Anche su Montalto credevamo, per i 6 gol nel girone di ritorno dello scorso anno dopo gli infortuni e un periodo così così a Bari. Non avremmo fatto a meno di lui. Su Menez invece sapevamo del punto interrogativo. Gli allenatori hanno sempre un po’ di reticenza all’inizio sul francese, ma in ritiro il mister mi ha detto subito che lo voleva tenere. Questo dimostra che sono bravi loro, i calciatori, a mettersi immediatamente a disposizione”.