Reggina, Taibi: “Mercato particolare e difficile. Abbiamo mirato alla sostenibilità del club. Non ci tiriamo indietro, siamo in ballo e balliamo”
Le parole del D.S. amaranto post sessione di mercato invernale
Il D.S. della Reggina Massimo Taibi ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club dopo il termine della sessione di calciomercato invernale. Di seguito le sue parole:
“Prima di parlare della sessione di mercato volevo ringraziare il nostro patron Saladini che a giugno ci ha salvato quando sembravamo più di la che di qua. Il mercato di gennaio è stato percepito da qualcuno in maniera sbagliata ed è stato fatto all’interno dei nostri parametri della nostra sostenibilità. Cosa vuol dire? Che ad ogni entrata corrisponde un uscita. Noi abbiamo fatto 5 uscite alla quale sono corrisposte 4 entrate. Abbiamo individuato dei giocatori che sono e saranno funzionali al nostro progetto, gli altri nomi che ho sondato non erano economicamente fattibili per la nostra società. Ho ricevuto qualche prooposta importante per i nostri calciatori di spicco ma noi come società abbiamo deciso di rifiutare qualsiasi proposta. E’ stato il mercato più difficile e povero degli ultimi 30 anni, tutte le società hanno avuto notevoli difficoltà, tolte Frosinone e Palermo. Il progetto della società è e rimarrà un progetto triennale, noi siamo contenti di quello che sta facendo il mister e la squadra.
Io sono stato sempre chiaro ho fatto anche un video dove comunicavo ai tifosi ciò che volevo fare. Su vari giocatori ho fatto determinati ragionamenti e ho capito che non erano prendibili e fattibili per la nostra società. Ionita si era proposto al mister ma poi ha cambiato idea ed è saltata la trattativa.
Sul reparto offensivo e sul mercato di oggi: “Galabinov è un giocatore che tempo un mese o poco più avremo alla miglior condizione. L’anno scorso non dimentichiamoci che ha chiusto la stagione con 9 goal all’attivo. La Reggina ad oggi ha fatto investimenti importanti, io so cosa ho passato a giugno e luglio e sono stato il primo garante per la cura ed il passaggio della società. Il settore giovanile è molto importante, abbiamo scelto un professionista come il direttore Geria e credo che nei prossimi tre anni vedremo dei risultati importanti.
Su Obi e le cessioni: “Non ho problemi per la lista over perchè Obi ne avrà ancora per molti mesi e quindi seguendo il regolamento si potrà integrare in futuro. Se ne parlerà ad Aprile. Per quanto riguarda Ravaglia è un discorso particolare, io penso che il ragazzo un giorno giocherà in Serie A. Poi parlando con il Bologna abbiamo valutato che il ritorno sarebbe stato meglio per la crescita del ragazzo.
Sui rinnovi e sui giovani: “Stiamo lavorando per i rinnovi di Cionek e Menez, con il polacco siamo abbastanza avanti. Per Menez invece ci vedremo verso febbraio-marzo. Stiamo creando un’ottima rete scouting per creare delle situazioni future alla “Rivas.
Sul centrocampo e il finale di stagione ed i giovani: “Lombardi all’inizio ha fatto molto bene e poi ha avuto un problema alla caviglia. Il mercato di gennaio per noi era un motivo di miglioramento e, al momento, spendere soldi per i cartellini di giocatori di Serie C non ci sembrava il caso. Giocatori come Fabbian, Pierozzi in giro ce ne sono tantissimi e in base a dove saremo l’anno prossimo faremo i ragionamenti dovuti”.
Sul campionato e la situazione attuale: “Con Inzaghi ci sentiamo tante volte al giorno. Abbiamo cercato insieme di puntare al massimo. Lui mi indirizza e mi aiuta a mettere le basi per la squadra. Sapevano di fare un buon campionato e noi tutti siamo contenti di quello che stiamo vedendo. Non ci tiriamo indietro, abbiamo dei valori importanti e sappiamo quello che possiamo dare”.
Su Giraudo: “La situazione è stata particolare, il giocatore era penalizzato e non poteva giocare molto. E’ stata una scelta difficile ma abbiamo valutato che il bene migliore per il ragazzo era andare a giocare in una società che gli garantisce di giocare 15 partite fino a fine anno. In caso di assenza del terzino titolare c’è comunque Liotti che è un’alternativa valida”.
Su La Mantia, Viola: Il mio mestiere è sondare. Quando non ci sono i presupposti allora devo passare avanti”.
Su Corvino: “Quello che è stato trasmesso ai giornali non è stato totalmente giusto. Io porto un enorme rispetto e stima verso il direttore. Non so perchè non abbiano liberato Tuia. E’ legittimo che non l’abbiano fatto”.
Su Markus Pink: “Questo giocatore l’ho visto una 40ina di giorni fa, ho visto vari DVD e ho parlato con il suo procuratore. Un calciatore importante che si poteva integrare, bravo ad attaccare gli spazi. Il mio unico dubbio era quello dell’adattamento. Poi quando Strelec è uscito mi sono lanciato su di lui, giovane, già in Italia da qualche mese e con 13 partite in nazionale. Pink mi piaceva, ma non è escluso per un eventuale futuro”.
Sul match contro il Palermo e la questione tifosi: “Purtroppo in Italia è un problema di cultura. Ogni tanto accadono queste situazioni. Io sono stato a Londra a vedere Arsenal-Newcastle e sembrava un teatro, la mentalità inglese è diversa e ben stabilita. Questa purtroppo è una pecca che abbiamo in Italia”.
Sul passato di Taibi e la squadra della sua città (Palermo): “La verità è una. Io nasco a Palermo con il sogno di giocare nella propria città. Negli anni miei da professionista io ero un portiere da Serie A e il Palermo non navigava in ottime acque. Poi quando ritrovò la luce fu negli anni 2000 ed io già avevo 32 anni. Io amo due città, come dico sempre, Reggio e Palermo. Il mio mestiere mi impone di essere razionale”.