Bari, l’analisi dell’ex Tangorra: “Iachini non è l’ultimo arrivato. Non deve affidarsi al curriculum dei giocatori”
Le considerazioni dell'ex difensore
Nella rubrica Tangorra in… tackle su TuttoBari, Massimiliano Tangorra, ex difensore del Bari, ha analizzato il pareggio degli uomini di Giuseppe Iachini contro il Modena:
“La sosta non poteva fare miracoli o risolvere i problemi che sono purtroppo evidenti e rimangono molto importanti. Certo, avrebbe potuto dare più tempo a Iachini per conoscere i calciatori, e infatti le scelte che poi ha operato durante la gara sono una dimostrazione di questo”.
“Le scelte sono un chiaro segnale da parte di Iachini, che non è l’ultimo arrivato. L’allenatore non farà affidamento sul curriculum, sull’età, o sull’almanacco, bensì sui giocatori che a prescindere da tutto, come ad esempio Colangiuli, possono dare qualcosa. La squadra sta sprofondando sempre di più e se deve fare affidamento solo su uomini disposti a lottare, giustamente non deve guardare in faccia a nessuno”.
Su Colangiuli: “Non c’è il rischio di bruciarlo: questi sono discorsi che appartengono ad un calcio ormai antico. Oggi ci sono calciatori che giocano a 16-17 anni nel Real Madrid o al Barcellona in Champions League, a dimostrazione che se un ragazzo ha le qualità, ha talento, non bisogna preoccuparsi di bruciarlo se dà più garanzie di un giocatore più esperto ma più attempato che ormai non corre più, come tanti nel Bari, purtroppo”.
Su Aramu e Menez: “Questa situazione è la conferma della confusione e degli errori fatti dalla società, e ora si cerca di mettere pezze ad un danno che è stato già fatto“.