I top e flop di PSB – La reazione della Reggina ed il poker di Leali. Naufragio Perugia, attacco spuntato a Cosenza: chi si salva?
I top e flop di PSB della 36esima giornata
Giornata numero 36 in archivio e manca sempre meno alla fine del campionato di Serie B. Due giornate che hanno ancora da dire molto, tutto se si escludono Frosinone e Genoa già in Serie A con una classifica impossibile da decifrare. È stata la giornata della resa del Benevento e della quasi resa totale della SPAL, dell’orgoglio Cittadella e del solito e solido Cosenza duro a morire. Di seguito, dunque, i top e flop di PSB.
TOP
La reazione della Reggina – Il campionato della squadra di Inzaghi è una montagna russa. Dapprima l’alta quota, a tratti altissima, poi una discesa vertiginosa senza più una fine. Risultati negativi in campo e batoste fuori con 7 punti di penalizzazione che hanno preso la Reggina in piena zona playoff e l’hanno gettata più vicino alla retrocessione che alla lotteria post season. Nonostante questo i calabresi hanno continuato a lavorare con testa e tanto cuore. La reazione della truppa di Pippo Inzaghi è esemplare ed i playof, al netto della penalizzazione, distano un solo punto. Centrarli nonostante queste peripezie darebbe una carica incredibile alla squadra che, già adesso, deve essere fiera del percorso fatto.
Leali – Brunori, Lapadula, Cerri e Coda. Il poker delle meraviglie fermato dal dischetto da Nicola Leali, portiere sontuoso che ormai da anni è garanzia incredibile per la Serie B. L’estremo difensore dell’Ascoli, fuori per una parte di stagione per infortunio, ha ripreso a giocare come se il suddetto infortunio non l’avesse mai avuto. Prestazioni di alto livello, qualche inevitabile sbavatura ma in generale una sicurezza carismatica e tecnica che ha pochi eguali in cadetteria.
FLOP
Naufragio Perugia – Una resa che solo la classifica non rende definitiva: cinque reti subite in quel modo sono un messaggio chiarissimo, ed atroce, per i tifosi del Grifo. Gli errori marchiani che hanno indirizzato la partita col Cagliari sin da subito sono lo specchio di un progetto partito male e finito peggio. Il Perugia, partiva da una base miracolosa lasciata da Alvini: chiuderà, a meno di clamorosi risvolti, nel dover sperare in un playout difficile da conseguire o, molto più probabilmente, con una retrocessione.
Cosenza, attacco spuntato – Il Cosenza sta ancora una volta rendendo al di sopra delle proprie possibilità. La squadra presenta alcune carenze che a gennaio, per quel che si è potuto, son state colmate solo in parte. Nella sfida col Venezia la carenza maxima è venuta a galla che, se si vuol trovare un aspetto positivo, esalta il lavoro di Viali: l’attacco. Contro gli arancioneroverdi il gol è arrivato alla fine ma poteva arrivare molto molto prima. Gli attaccanti dei Lupi silani, però, hanno peccato in lucidità ed incisività: arrivati a questo punto della stagione ogni pallone scotta ma il Cosenza deve avere la capacità di saperlo raffreddare per poter puntare all’ennesima miracolosa, e per quanto visto anche meritata, salvezza.