Trapani, Italiano: “Mi era stato chiesto di mantenere la categoria, altro che promozione”
È un Vincenzo Italiano senza freni quello che parla ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport. Il tecnico del Trapani, vincitore dei playoff di Serie C e quindi neopromosso in B, parla a tuttotondo della sua esperienza granata: “All’inizio ero solo come un cane, fino al 20 agosto avevo a disposizione i ragazzi della Berretti […]
È un Vincenzo Italiano senza freni quello che parla ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport. Il tecnico del Trapani, vincitore dei playoff di Serie C e quindi neopromosso in B, parla a tuttotondo della sua esperienza granata: “All’inizio ero solo come un cane, fino al 20 agosto avevo a disposizione i ragazzi della Berretti e pochi altri. Il gruppo è stato costruito lentamente, con giocatori che arrivavano da infortuni seri, erano in scadenza o non avevano mai fatto la C. E con un allenatore alla prima esperienza tra i pro… Mi era stato chiesto di mantenere la categoria, altro che promozione. Abbiamo fatto cose incredibili con un giusto mix di giovani e giocatori esperti. Con il Piacenza c’erano in campo quattro’96, un ’97 e un ‘98. Quando sono arrivato, erano convinti che il calcio fosse finito. Ora Trapani saprà chi è Vincenzo Italiano“. Parole forti circa l’addio del direttore sportivo Raffaele Rubino che l’allenatore definisce come una “scelta incomprensibile“, mentre per quanto riguarda le parole del Sindaco della città siciliana che parla di una vittoria per l’intera regione Vincenzo Italiano commenta: “Esagera, ma per Trapani è qualcosa di fondamentale perché riporta la squadra nel suo habitat e premia un città bellissima. Non credo che a Palermo abbiano esultato: torna un grande derby per tutto il calcio italiano“.