3 Giugno 2024

Venezia, Vanoli: “È stato un capolavoro. Play-off? Tutto è passato per i difensori”

L'analisi del mister

Venezia FC

A margine di Venezia-Cremonese, il tecnico lagunare, Paolo Vanoli, ha parlato nella sala stampa dello stadio Penzo:

È stato u capolavoro perchè con questi ragazzi siamo arrivati a un tragurado importante. Bravissimi loro, perchè hanno saputo soffrire e lavorare tanto. È il giusto premio che gli è arrivato: il lavoro e i sacrifici pagano, a volta con la fortuna, che va cercata. Ringrazio questa società perchè giustamente gli dovevo un favore, perchè mi ha regalato la prima esperienza tra i professionisti e ci tenevo tanto. Sono un po’ severo nelle annate, ma il merito è di tutta la gente che lavora dietro le quinte.

È un anno e mezzo che lavoro per questa cosa. Voglio lavorare per una cosa magnifica e un pizzico faccio parte della storia del Venezia. È stato un capolavoro e dopo esserci dento questo abbiamo avuto la fortuna di avere giovani che sono cresciuti, di aver un bomber e un altro bravo nei play-off.

Pensavo – a dire il vero – che la partita con lo Spezia di poterla vincere. Dentro di me credevo che a Como potesse succedere qualcosa. Come ho detto ai ragazzi, è stato lo step che ci ha fatto credere, capire che a volte servew essere preparati. Secondo me questi play-off gli abbiamo affrontati in maniera stratosferica. Cremonese e Palermo potevano essere candidate per la Serie A.

PARTITA A LA SPEZIA – Penso che questa è stata la nostra forza, abbiamo avuto un pizzico di fortuna lì, guadagnandoci il terzo posto e con una settimana di tempo per staccare e riprendere. la conclusione gli l’ho data io: che sono arrivati lì non credendo quanto me che qualcosa potesse essere successo a Como. I ragazzi hanno capito questo. Ai play-off ho detto ai difensori che passa tutto da loro. In Italia chi vince un mini-torneo deve prendere meno gol possibile. I ragazzi hanno fatto play.-off strepitosi.

Quando inizio un lavoro sogno sempre, a volte sbaglio sopravvalutando i miei giocatori. Sono partito che gli obiettivi non erano chiari e ho detto ai ragazzi di vincere partita per partita. Ci siamo creati step di obiettivi, che si potevano vedere raggiungibili e abbiamo fatto qualcosa di importante. Altro capolavoro con il mercato; abbiamo dovuto stravolgere tutto perchè mancava un giocatore come Johnsen continuando con la stessa filosofia di gioco. In Russia è stata un’esperienza importantissima per il periodo non facile. Questo è stato un capolavoro in crescita piano piano. Nella prima parte siamo stati bravi noi a riconquistare i tifosi, nella seconda parte i tifosi a spingere noi. Ci tengo tantissimo a ringraziare il mio staff. sono uno che lavora tanto e so quanto ho fatto lavorare il mio staff.

Quello che dovevo pensare l’ho sempre detto a direttore e presidente, a cui ho promesso la mia professionalità nonostante la delusione. Questa è la mia passione e il mio lavoro. È stato un periodo difficile, che ancora oggi non capisco. Fortunatamente per tutti è andata la cosa migliore.

La mia arrabbiatura è stata per quanto successo con quello che ho fatto prima. Ho fatto tre mercati con il direttore andando a +3 milioni senza spendere una lira. Abbiamo fatto cose che sono chiare e limpide. Quel passaggio è stato per me veramente uno di quelli che feriscono; se solo ci fosse stata una spiegazione chiara e limpida, soprattutto perchè il mercato era chiuso. Non ho mai criticato il presidente, che oggi va solo ringraziato per quanto fatto, perchè questa soddisfazione aiuta a continuare. Ai ragazzi ho sempre detto che alla fine i trionfi rimangono, non il lato economico. quando uno guarderà la storia vedrà che questi sono allenatori e giocatori. Oggi va ringraziato anche Modolo, storia del Venezia, tornato giù e tornato su.

Mi viene la pelle d’oca. Vedere questo entusiasmo e questo stadio pieno per la seconda volta. Il calcio è emozione e ai ragazzi ho detto di emozionare. Ci sono stati periodi dove giochi meno bene, ma ai tifosi ho promesso che la squadra darà sempre tutto, anche se a volte il capolavoro ti esce meno bene e ti fa soffrire. Ogni tanto mi ha dato fastidio qualche tifoso ha detto di svegliarsi alla squadra; questo non è un vero tifoso, ma un frustrato. Mi ha fatto arrabbiare perchè la squadra non se lo meritava. Purtroppo la mia squadra la difenderò a morte.

CONTE E MALESANI – “Sono stato fortunato a giocare in un Parma stellare. In quella grande squadra ho avuto la fortuna di dare qualcosa anche di mio. Lì ho imparato a capire cosa voglia dire vincere. Devo anche dire che da giocatore ero concentrato a fare ben il mio lavoro, senza pensare a fare l’allenatore. Quando ho smesso mi sono appassionato, tanto che preferisco questo a fare il calciatore, e ho avuto la fortuna di stare con Sacchi in settore giovanile delle Nazionali, che mi ha fatto capire come si lavora con il calcio; l’altro privilegio è stato lavprare in club importanti con un grade allenatore (Conte ndr), che mi ha fatto vedere come si può gestire una società e creare una mentalità vincente. Sono sempre stato un grande osservatore, che guardava tutto. Come dico ai collaboratori, voglio un collaboratore che pensa come un allenatore, come ho fatto con Conte. Poi è normale che a inizio carriera queste persone ti influiscano, anche se dopo aggiungi le tue idee. Ancelotti, a qui faccio i complimenti, diceva di avere il pentimento di non aver preso Baggio per la sua ossessione per il 4-4-2, mentre ora vorrebbe avere dodici Baggio. mi piace continuare a vedere il calcio in evoluzione, e chi si ferma potrebbe essere perduto.

A volte la vita ti regala aneddoti importanti. Se riguardo la mia storia da calciatore, ho vinto la finale di Coppa Italia facendo gol contro la Fiorentina e mi hanno venduto lì e poi ho segnato contro il Parma sempre in finale di Coppa Italia. Ho fatto la finale a Mosca dove ho vinto la finale di Coppa Uefa con il Parma. A volte i destini si incrociano e fa piacere pensarci.