Venezia, Vanoli: “In parte abbiamo giocato bene, ma gli episodi ci condizionano. Espulsione Haps severa”
Il commento di Vanoli dopo il pari col Citta
Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, ha commentato l’1-1 interno maturato questo pomeriggio per i lagunari contro il Cittadella.
Queste – riprese da TrivenetoGoal.it – le sue dichiarazioni:
“Sappiamo che il derby era una partita speciale, anche per le condizioni in cui le squadre erano. Era il match che mi aspettavo, in parte giocato bene. Gli episodi però da quando sono arrivato, anche per colpa nostra, condizionano le partite. Non ho ancora visto il fallo in cui è stato espulso Haps, mi è sembrato un po’ troppo severo. Hanno ammonito Ceppitelli che nel cadere ha fatto fallo. Ma dobbiamo andare oltre. Dobbiamo rimanere sul pezzo. Oggi ho visto una squadra un po’ più col mio carattere, ma so che i tifosi sono delusi. Adesso ci aspetta una battaglia col Benevento. questo campionato, fino alla fine, ci darà sorprese, quindi lucidità massima. questo è lo spirito per andare avanti, l’ho detto ai ragazzi, ora però dovremo essere bravi noi. Mi è dispiaciuto per il pubblico, che si meritava questa vittoria. Sono sempre stato preoccupato, sin da quando sono arrivato qui. Non ho mai pensato che fossimo fuori. Questo campionato è difficile e non solo per il Venezia. ho cercato in tutti i modi di farlo capire ai giocatori. Dobbiamo, ripeto, rimanere lucidi e vedere partita dopo partita. L’unica cosa che so fare è lavorare. Rispetto a quella contro il Sudtirol è stata una gara diversa. I ragazzi devono credere nel lavoro. Haps? A volte la voglia di aiutare la squadra, il fatto di entrare in un derby… ma qualunque sia l’episodio, non si deve mai perdere la testa. Comunque non è una scusa, ma anche questo fa parte di un processo di crescita. Adesso subentrano le paure, le giocate magari meno lucide, ma oggi ho visto in questa squadra l’umiltà di voler provare. Siamo una squadra che fino alla fine, sicuramente, lotterà. Ci sono piccoli passaggi che però incidono sulla sofferenza di questo club. Ora dovremo dimenticarci quanto siamo bravi a giocare a calcio e andare a lottare per il risultato. Il mercato si evolve. Avevo chiesto un play ala società. Ma si sa che il mercato è tutto un uscire e un mettere. Penso che gli acquisti siano funzionali, per noi. Comunque ripeto: non guardo il mercato. Altra cosa: i giocatori che sono usciti sono poi andati in serie A, il che significa che qualcosa di buono è stato fatto. Faccio un grande in bocca al lupo ai ragazzi che sono andati per altre destinazioni. Oggi però dobbiamo uscire come squadra. Jajalo – che è uscito per crampi – funge da guida, io ho la fortuna di poterlo allenare. I problemi in casa? Ci ho pensato, sì. La fatica di vincere in casa c’è. La difficoltà di questa squadra è riuscire a far trovare la chiave per far capire dove eravamo. Adesso, secondo me, veramente si parla di paura. Ma adesso ci vogliono gli uomini. Prima ci volevano i giocatori, adesso ci vogliono gli uomini. qui sta a differenza. Ma nonostante la delusione, credo che siano stati fatti tanti piccoli passi, che non si vedono ma ci sono. Chi è entrato ha dato il massimo, pur essendo rimasti in dieci. Siamo stati arbitrati da un signor arbitro. Comunque gli episodi non devono essere alibi. Noi, ripeto dobbiamo essere bravi e prepararci con più testa e, come detto, lucidità. L’unica delusione è stata per i nostri tifosi. Ma l’importante non è pensare che la prossima sarà difficile”.