Venezia, Vanoli: “Disputata una grande partita. Pierini il nostro ago della bilancia”
Così il mister dopo il successo al Druso
Al termine della gara vinta contro il Südtirol, Paolo Vanoli allenatore del Venezia ha parlato in conferenza stampa dell’incontro.
Queste le sue dichiarazioni riportate da Tuttoveneziasport:
“Abbiamo fatto una grandissima partita, sapendo che abbiamo cambiato qualcosa nel sistema di gioco, ma i ragazzi sono ricettivi. Nel primo tempo contro una squadra molto fisica con due punte combattive sapevamo che sarebbe stata difficile, ma abbiamo dimostrato di essere cresciuti sotto questo aspetto. In B più vai avanti più la classifica si apre e in queste partite devi restare concentrato fino alla fine“.
“Dobbiamo, secondo me, essere più incisivi, abbiamo tenuto aperto la gara e lì una squadra vera la deve chiudere. Possiamo crescere, sappiamo quale sia il nostro percorso, abbiamo sofferto un attimino. Poi ho alzato Svoboda per mettere fisicità dopo che loro hanno messo Kurtic. Partita differente rispetto a Parma ma i ragazzi si meritano i complimenti“.
Sui cambi: “Quando costruisci qualcosa e dopo quanto accaduto a gennaio a me piace provare qualcosa di nuovo. Oggi chi è entrato lo ha fatto benissimo. Pierini può essere un ago della bilancia per noi in questa seconda fase. In questo sistema può ricoprire diversi ruoli, sul 2-0 l’ho abbassato mezzala inserendo Olivieri e aumentando l’offensività perché a volte inserire un difensore in più può far invece impaurire. Questi ragazzi sono in crescita continua e vogliono fare qualcosa di importante. Non siamo strutturati per devastare il campionato come Parma, Cremonese o Palermo, ma abbiamo ugualmente le qualità per stupire“.
Sulla difesa a tre: “La bravura di un allenatore è capire i vari momenti e le caratteristiche dei giocatori che hai in rosa. Ero partito con la società con alcune idee, le dovevamo migliorare soprattutto nei cambi, questo purtroppo non è successo e quindi spetta a me adeguarmi. Dobbiamo riuscire ora a migliorare nel servire le due punte, ma è comunque un sistema che già avevamo portato l’anno scorso, dobbiamo imparare a fare un calcio pensante più che focalizzarci sul modulo“.