Venezia, Collauto: “Tutto quello che abbiamo fatto, è stato dettato da situazioni di opportunità e carenze strutturali”
Mattia Collauto, ds del Venezia, ha parlato in esclusiva a TMW, facendo un reosconto del calciomercato appena terminato. Queste le sue parole: “Tutto quello che abbiamo fatto, è stato dettato da situazioni di opportunità e carenze strutturali, anche a seguito degli infortuni di Vacca e Ala-Myllymaki: eravamo corti e abbiamo deciso di integrare a una rosa che ha […]
Mattia Collauto, ds del Venezia, ha parlato in esclusiva a TMW, facendo un reosconto del calciomercato appena terminato. Queste le sue parole: “Tutto quello che abbiamo fatto, è stato dettato da situazioni di opportunità e carenze strutturali, anche a seguito degli infortuni di Vacca e Ala-Myllymaki: eravamo corti e abbiamo deciso di integrare a una rosa che ha fatto finora bene elementi importanti, affinché si possa fare ancora meglio. Il calcio romantico ormai non esiste più, le società sono aziende che mettono in vetrina un prodotto e se si può vendere si fa, ma noi abbiamo ritenuto opportuno trattenere tanti nostri elementi per valorizzarli e non intaccare il percorso del club, che ci ha per altro permesso di prendere queste decisioni. E’ stato dato un segnale importante al campionato. Capello? Il ragazzo era in scadenza, è stata una scelta tattica. Da noi ha fatto molto bene, e ha per altro lasciato un ottimo ricordo, semplicemente avevamo di lui una visione un po’ diversa, per noi era un centrocampista, ed eravamo arrivati a dover per forza scegliere: abbiamo optato che la soluzione più giusta fosse quella di potergli permettere di esprimersi al meglio in un’altra piazza. Per completare il parco attaccanti, cercavamo una seconda punta, e quando si è presentata la possibilità di prendere Esposito non ce lo siamo fatti ripetere due volte: ha 18 anni e delle grande potenzialità, potrà magari commettere alcuni errori dati dall’età ma siamo convinti che la crescita passa dalle difficoltà. Con Dezi è stata più o meno la stessa cosa, a centrocampo necessitavamo numericamente di innesti, e lui era il profilo che faceva al caso nostro. Siamo stati gratificati da un qualcosa, quello che all’inizio non era successo, la società non si sentiva gratificata dalle scelte del giocatore. Per motivi che io non conosco, l’opzione sul contratto di Maleh non era stata esercitata, poi sono state fatte scelte diverse dall’entourage del calciatore che ha trovato l’accordo con la Fiorentina: i toscani, però, si sono messi al tavolo con noi, ci hanno riconosciuto un indennizzo che ci ha gratificati e abbiamo quindi reintegrato in rosa u ragazzo che della vicenda non ha comunque colpe. Come non le ha il Venezia. A ogni modo la soluzione più logica tra due club intelligenti era fargli completare l’anno in B, poi l’anno prossimo approderà in A, dove potrà far bene”.