Il Venezia vola in finale: Palermo ko per 2-1 al Penzo
Il racconto della partita
Uno stadio Pier Luigi Penzo sold out è la cornice ideale per la semifinale di ritorno: in campo scendono Venezia e Palermo. Il parziale e il fattore campo sembrerebbe pendere a favore dei Lagunari, ma l’ultima parola, come sempre, spetta al campo, il più imparziale tra i giudici, mai estraneo a giudizi pregnanti di romantica crudeltà. Si riparte dall’1-0 del Barbera siglato Pierini: per i rosanero serve un’impresa per raggiungere la finale, ma in stagione hanno dimostrato di sapere come si fa a vincere in Laguna.
Primo tempo
Passa dopo soli 5 minuti il Venezia con Tessmann: l’americano sfrutta una palla recuperata da Busio per portarsi al limite dell’area e far esplodere un destro a incrociare imprendibile per Pigliacelli. Gli ospiti provano a reagire al gol subito, ma i padroni di casa, complice anche la bolgia del Penzo, non si fanno cogliere di sorpresa. Anzi. Al 12′ Lella serve Pierini nel cuore dell’area, il numero 10 lagunare lascia sfilare per favorire la conclusione di Pohjanpalo che spara in curva da ottima posizione. Il tiro è però deviato in calcio d’angolo. Prova ad accendersi Brunori, che al 16′ conduce una ripartenza, entra in area e cerca il secondo palo con un destro che sibila alla sinistra di Joronen fuori di poco.
Non si fa attendere la risposta lagunare: al 20′ sugli sviluppi di un fraseggio tra Candela e Pierini, l’ex Cesena calcia al volo da fuori area. Pigliacelli deve solo lasciar sfilare. Al 25′ va vicino al pareggio il Palermo con Lucioni che colpisce di testa a botta sicura sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Strepitoso intervento di Joronen che smanaccia in angolo. Un minuto dopo Zampano scende nella fascia e serve a rimorchio Pierini che spedisce alto un rigore in movimento, complice la deviazione di un avversario. Alla mezz’ora Pigliacelli toglie dalla porta un colpo di testa di Busio; dal corner seguente Idzes si inserisce con i tempi giusti, ma il suo tentativo sfiora il palo, così come il destro a rientrare di Lella al 34′.
La formazione di Michele Mignani si spinge in avanti alla ricerca del pareggio, ma la difesa di casa regge e può pungere in ripartenza. È quanto è avvenuto in occasione del 2-0 lagunare: al 42′ Lella conduce un contropiede, serve Zampano in area che si porta nella linea di fondo e premia l’inserimento di Candela che deve solo appoggiare in rete. Dopo 2 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del primo tempo.
Secondo tempo
Effettua subito due cambi Migani che rivoluziona il reparto difensivo: dentro Aurelio e Nedelcerau, fuori Graves e Marconi; stessi undici di partenza, invece, per Vanoli. Il Venezia manovra il pallone con ordine, cercando di giocare con il cronometro, facendo correre il Palermo, che continua a faticare a prendere le redini del gioco. Al 52′ sugli sviluppi di un calcio da fermo Svoboda spara addosso a Pigliacelli. È Ranocchia a scaldare la mani di Joronen al 55′, con un tiro potente ma centrale, che il portiere finlandese blocca senza difficoltà.
Cambia ancora Mignani che toglie Insigne per mettere Di Francesco. È proprio il numero 17 a rendersi pericoloso una manciata di minuti dopo con una conclusione di destro, che termina alta di poco. Fase della gara vivace, con le due rose che non si risparmiano colpi e lasciano aperti numerosi spazi per la partita. Doppio cambio per Vanoli che inserisce Ellertsson e Gytkjaer per Pierini e Lella. Costretto al cambio Mignani che deve togliere Brunori, infortunato, per inserire al suo posto Mancuso. Altri due cambi per Vanoli che si gioca le carte Olivieri e Altare per Pohjanpalo e Sverko. Ha l’opportunità di portarsi sul 3-0 la formazione di casa con Busio, che al 70′ dal cuore dell’area di rigore calcia, spedendo di poco sopra la porta di Pigliacelli.
Si gioca l’ultima carta Mignani che decide di togliere Soleri per mettere al suo posto Traorè. Il Venezia comincia a giocare con il cronometro, il Palermo comincia a perdere di lucidità. Ultimo cambio anche per gli arancioneroverdi: fuori Busio, al suo posto Jajalo. Trova il gol del 2-1 Chaka Traorè che all’85’ entra in area e calcia, trovando la deviazione di Svoboda che imbuca nella sua porta. Prova a diminuire ulteriormente il parziale la compagine rosanero, giocando con maggiore insistenza, ma la difesa lagunare concede poco. Al secondo dei due minuti di recupero, Olivieri si lancia in contropiede e incrocia, sfiorando il palo alla sinistra di Pigliacelli. Con questa occasione finisce la gara. Il Venezia vince 2-1.
Grande prova da parte dei Lagunari che affrontano la gara con il giusto spirito, conquistando meritatamente la finale. Inutile la trazione offensiva degli undici di partenza del Palermo, che non si è praticamente mai reso pericoloso per la porta di Joronen.