Pisa, il DG Corrado: “Insoddisfatti per classifica e risultati. Aquilani non rischia”
Il DG conferma Aquilani
Giovanni Corrado, DG del Pisa, ha commentato la sconfitta di Venezia. Di seguito le sue parole riportate da sestaporta.news.
“Non possiamo essere soddisfatti né dei risultati, né della classifica, ma siamo consapevoli che la strada è quella giusta. Bisogna lavorare. Voglio rivedere la partita, ma la squadra dopo aver sofferto i primi 15 minuti della ripresa si stava riprendendo. Purtroppo, nonostante i cambi, nelle situazioni che abbiamo creato non siamo stati né bravi, né fortunati. Non è solo la sconfitta di oggi a pesare, gli episodi negativi che si sono creati hanno lasciato degli strascichi negativi che dobbiamo eliminare. Abbiamo passato anche momenti peggiori di questi sportivamente parlando. Ho l’impressione però che adesso abbiamo una squadra centrata, ma che si sta portando dietro alcune fragilità. La cosa più importante che dobbiamo fare adesso è pensare al Como.
Abbiamo tanta rabbia dentro per quello che è successo martedì e per quello che è successo ieri. Abbiamo vinto un campionato in cui a gennaio pensavamo di dover già guardare al campionato successivo, e onestamente ciò che è successo due anni fa fino all’ultimo mi fa capire che non c’è niente di scontato. Dobbiamo cercare di fare il meglio possibile. Torregrossa ha avuto solo un piccolo fastidio, potevamo rischiarlo, ma abbiamo preferito di no, sarà a disposizione già a partire da mercoledì. Tutti i giocatori offensivi sentono questo peso, perché non fanno gol, ma sono convinto che sia una questione di tempo e pazienza.
Sono tutti ragazzi che hanno dimostrato in passato di essere fortissimi. Aquilani non rischia. Quando i risultati non arrivano sarebbe sbagliato se si crede in un progetto credere in un progetto e scaricare una persona. Raramente abbiamo fatto scelte di quel tipo negli anni. E’ successo l’anno scorso perché non c’era serenità e condivisione del progetto a un certo unto, ma oggi siamo tutti sul banco degli imputati e dobbiamo solo lavorare perché la condivisione e la serenità c’è. Sappiamo che dobbiamo lavorare e continueremo a farlo. Ci dispiace vedere 600 persone che sono venuti fin qua. Il tifoso è giusto che sfoghi la sua rabbia, ma anche noi soffriamo come dirigenti e come persone, dopo il Lecco non abbiamo dormito due giorni. Nel nostro mondo e nel nostro mestiere dobbiamo mantenere l’equilibrio”