Verona, gli ultras sulla contestazione: “Frattura causata da Setti e i suoi dipendenti”
CONTESTAZIONE ULTRAS VERONA – Uno stadio, il Bentegodi di Verona, lasciato deserto come segno di protesta contro la società: questa la minaccia fatta e puntualmente messo in atto dal tifo organizzato veronese nella partita contro il Palermo. Gli stessi hanno poi spiegato la propria azione col seguente comunicato: “Punto di non ritorno. Abbiamo utilizzato questa […]
CONTESTAZIONE ULTRAS VERONA – Uno stadio, il Bentegodi di Verona, lasciato deserto come segno di protesta contro la società: questa la minaccia fatta e puntualmente messo in atto dal tifo organizzato veronese nella partita contro il Palermo. Gli stessi hanno poi spiegato la propria azione col seguente comunicato: “Punto di non ritorno. Abbiamo utilizzato questa espressione per descrivere il contesto e lo stato del rapporto tra la società Hellas Verona e la tifoseria. È una situazione che non nasce di fatto oggi e che non è figlia di poco rassicuranti risultati sportivi del momento. È una frattura causata da una serie di atteggiamenti ed episodi inconcepibili con protagonisti il presidente Setti ed i suoi dipendenti. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto notare a più livelli ed in più circostanze tutto quello che non riteniamo adeguato all’ambiente Verona: comportamento, scelte, affronti e gestione discutibile di determinate situazioni. Il presidio sotto la sede de L’Arena con striscione TUTTI COLPEVOLI, le contestazioni a Peschiera, l’irruzione a Coverciano prima dell’ultimo Fiorentina-Hellas Verona e la Curva completamente abbandonata durante l’imbarazzante sconfitta in casa con il Crotone sono solo alcune delle diverse dimostrazioni di dissenso nei confronti di chi sta rovinando e compromettendo una piazza da sempre legatissima ai propri colori. Ci sono stati altri episodi, meno noti, che ci hanno visto prendere posizione in maniera forte e decisa. Ci riferiamo ai confronti accesi con la dirigenza e con il presidente Setti in prima persona. Ci abbiamo messo la faccia, ci siamo messi in gioco e continueremo a farlo, nonostante l’ottusità, l’arroganza e la presunzione di chi, nei fatti, non ci ha mai ascoltato. A tutti tifosi del Verona chiediamo unità, responsabilità e sacrificio. Una tifoseria compatta con idee forti e chiare è la prima arma per affrontare quotidianamente chi ci ritiene scomodi. Isoliamo questa società: nessun contatto e nessun coinvolgimento di ogni tesserato o dipendente dell’Hellas Verona in manifestazioni, cene e serate ufficiali. Terra bruciata: al Bentegodi, a Verona, ovunque. Il gesto di oggi è fortemente simbolico, unico nel suo genere e ricco di contenuti. Non è solo una contestazione, è il primo passo per farci ritrovare solidità e coesione. FARE QUADRATO PER IL VERONA! È sempre stata la chiave per uscire dai momenti più difficili. Lo sarà anche stavolta”.