Perugia, Verre: “Nesta ci dà entusiasmo, i giovani hanno talento”
VERRE PERUGIA – Alla sua seconda esperienza con la maglia del Perugia, Valerio Verre sta dimostrando di essere centrocampista totale e uomo maturo. Intervistato dal Corriere dell’Umbria, il calciatore ha parlato vero leader del Grifo. “Sappiamo di non esser partiti benissimo, ma neanche malissimo. Siamo in cerca di equilibrio e gli ultimi due risultati ci hanno dato il morale per ripartire […]
VERRE PERUGIA – Alla sua seconda esperienza con la maglia del Perugia, Valerio Verre sta dimostrando di essere centrocampista totale e uomo maturo. Intervistato dal Corriere dell’Umbria, il calciatore ha parlato vero leader del Grifo.
“Sappiamo di non esser partiti benissimo, ma neanche malissimo. Siamo in cerca di equilibrio e gli ultimi due risultati ci hanno dato il morale per ripartire alla grande contro la Salernitana. Bisogna trovare la continuità di risultati che finora è mancata. All’Arechi so che sarà difficile, basterà un episodio affinché l’atmosfera cambi. Sono felice di star giocando con grande frequenza, mi sta servendo per entrare in condizione al 100%: da tempo non ne avevo l’opportunità. Moduli? Sappiamo che il 3-5-2 ci servirà ancora, ma col 4-3-1-2 ci troviamo ancora meglio. Per giocare da regista devo migliorare molto, ma è un ruolo che mi piace. In amichevole col Bologna sono stato provato trequartista e ho avuto comunque buone sensazioni: è la posizione che avevo da ragazzo. Sono felice e consapevole di essere un punto di riferimento, anche se taciturno. Ho il compito di aiutare i più giovani a mettere in mostra tutto il talento di cui dispongono. La B è più equilibrata che mai, basti pensare che una corazzata come il Verona in casa sta faticando. Non credo che le soste condizionino in negativo, una settimana di riposo è un bene. Nesta? Resta sempre positivo, ha tanta voglia di fare: ci trasmette grande entusiasmo. Il suo gioco è difficile da attuare in questa categoria, perché cerchiamo di costruire la manovra palla a terra anche dalle retrovie e affrontiamo avversari arroccati in difesa. Il problema non sono i pochi gol, ma i pochi tiri: anche noi centrocampisti dobbiamo essere più cattivi sotto porta.