Reggiana, Viali: “Samp più consapevole, ma a Genova per fare la nostra gara. Stulac pronto, Portanova…”
Il trainer della Regia alla vigilia della prestigiosa trasferta di Genova
William Viali, tecnico della Reggiana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di “Marassi” in programma domani contro la Sampdoria. Ecco quanto ripreso da TMW:
Mister, dopo avere rivisto la gara con i virgiliani sono aumentati i rimpianti?
“Il rammarico è lo stesso del post gara, anzi riguardando la partita con la squadra le sensazioni sono migliorate. Abbiamo concesso poco al Mantova, qualche situazione gliel’abbiamo regalato e se smussiamo i nostri errori possiamo migliorare tanto”.
Cosa deve fare la sua Reggiana per continuare a crescere?
“Tante partite: sono quelle che aiutano a creare velocità nei princìpi di gioco e a pensare più in fretta. Quando gli automatismi non sono ancora sistematici perdiamo tempi di gioco e nel possesso palla si può migliorare solamente continuando a giocare”.
Fare delle amichevoli anche durante la stagione potrebbe essere una soluzione?
“Il lunedì dopo la prima gara di campionato chi non ha giocato ha fatto un tempo contro l’Under 17, quindi potrebbe succedere…”.
La Sampdoria è stata praticamente rivoluzionata rispetto allo scorso campionato…
“Sì, ma è stata data continuità alla conduzione tecnica: Pirlo è rimasto e ha dato le indicazioni su cosa migliorare. Nel girone di ritorno i blucerchiati hanno fatto il salto di qualità e raggiungendo i playoff, quindi partono con maggiore consapevolezza rispetto al nostro percorso. A Genova dovremo fare la nostra partita partendo da quanto visto con il Mantova, cercando di mettere dentro qualcosa di nuovo gara dopo gara”.
Che avversario si aspetta di affrontare al “Ferraris”?
“Quella contro il Mantova è stata una partita complicata sotto l’aspetto tattico e domani coefficiente di difficoltà cambierà nei duelli. Ci vorrà grande attenzione e probabilmente quando si alzerà la difficoltà nel duello bisognerà essere bravi a lavorare in un contesto di squadra o reparto. Servirà una grande prestazione e dovremo lavorare bene come singoli ma soprattutto di squadra”.
Quale atteggiamento vedremo da parte della sua squadra?
“Stiamo cercando di costruire una precisa mentalità, non andremo a spostarci molto come identità rispetto alle altre gare. I princìpi di gioco sono precisi, poi vorremmo presentarci sempre in un certo modo ma a volte gli avversari non te lo concedono. Dovremo essere bravi a rimanere dentro la partita e a confermarci al di là delle avversità”.
Štulac e Portanova potrebbero essere tra i protagonisti a Marassi?
“Loro due assieme a Sampirisi stanno svolgendo la seconda settimana di lavoro in gruppo e stanno sempre meglio. Lo stato di forma reale lo capiremo dentro la partita. Portanova ha già iniziato, Sampirisi ha avuto pochi minuti nel finale con il Mantova ma ora anche Štulac è pronto per giocare”.
Kabashi quando rientrerà?
“Sta abbastanza bene, ma non è ancora rientrato in gruppo. I tempi di recupero precisi non li conosciamo ancora, lo stesso posso dire di Girma”.
La preoccupa il fatto che si fatichi a far segnare gli attaccanti?
“Quando nella prima giornata si segnano due gol con la potenzialità di farne di più, io non mi lamento. Vergara per me è un giocatore d’attacco e ha segnato, sul gol di Reinhart avrebbe potuto segnare anche un attaccante. È tutta una questione di mentalità: bisogna costruire tante situazioni offensive dentro la partita”.
Tra una settimana il mercato sarà concluso: è contento?
“Sì, ma comunque nella preparazione di queste gare ravvicinate il mercato ci interessa e sposta poco. Lavoro con il gruppo che ho, siamo concentrati per fare le tre gare che restano prima della sosta nel migliore modo possibile”.
Avere così tante partite ravvicinate complica le sue scelte?
“A Genova, dove ci attende una gara complicata, punteremo sulle nostre certezze. Magari faremo un’analisi sulla gestione dei 90 minuti perché se avessimo avuto più ricambi in mezzo al campo con il Mantova sarebbe stato più facile portare a casa la partita. Ma alla fine è costato caro un episodio sfortunato…”.
La difesa a tre che si vede in fase di impostazione potrebbe diventare una soluzione da utilizzare in pianta stabile?
“Per me i sistemi di gioco sono relativi. Variamo da una situazione di possesso a tre a una a quattro in non possesso. I numeri lasciano il tempo che trovano: quando abbiamo la palla possiamo essere tante cose diverse e quando difendiamo si può avere un’organizzazione di base più precisa”.