Reggiana, Viali: “Io e la mia squadra non saliamo sulle montagne russe. La velocità del tuo possesso non dipende da te”
Le parole del mister al termine della gara
L’allenatore della Reggiana William Viali è intervenuto nella conferenza stampa dopo la partita contro il Südtirol.
Ecco le sue parole:
“Non siamo riusciti a cambiare il risultato di Pisa. Nel primo tempo purtroppo esistono anche gli avversari, a livello balistico hanno fatto due grandi gol da fuori. In sviluppo è la partita in cui abbiamo creato più situazioni. La differenza l’ha fatta la conclusione. Dopo il doppio svantaggio diventa complicato. La prestazione rimane, dobbiamo essere focalizzati sull’andamento della gara, non si può analizzare solo il risultato. Nell’intervallo ho parlato ai giocatori. Ci abbiamo provato in tanti modi diversi a ribaltarla, ma non ci siamo riusciti.
La partita si è messa complicata, loro hanno gamba e fisicità. Lo svantaggio indirizza la partita sulle loro qualità, devi aprirti ed è difficile incidere. A quel punto si lascia spazio per le ripartenze, la partita si sporca. Durante la settimana guardo e scelgo, mantengo sempre questa logica nel decidere. Volevamo palleggiare in ampiezza. Rispetto al singolo decido in base a quello che vedo in allenamento. Con Vido mi serviva riempire di più l’area di rigore con fisicità. La velocità della costruzione la decide l’avversario, in base a come ti viene a prendere. La velocità del tuo possesso non dipende da te.
Abbiamo avuto quattro palle gol nette, molte più di quelle dell’avversario. Abbiamo costruito bene e concluso male. Rimaniamo equilibrati, sulle montagne russe io e la mia squadra non ci saliamo. Sempre logici, ho letto cose allucinanti questa settimana. Le statistiche contano a livello numerico, noi non dobbiamo concedere tante palle gol e non lo facciamo. Gli avversari hanno sfruttato le poche che hanno avuto. Mi auguro di concedere sempre così poco come oggi.
Ho scelto Stulac perché contro una squadra chiusa e fisica serviva qualità. Entra Cigarini e non Reinhart perché servono giocatori che imbucano. Quando giochi contro squadre chiuse sono determinanti i calci piazzati, speravamo di avere qualche occasione a favore. Sono tutte ipotesi, le partite vanno immaginate prima.”