6 Settembre 2023

L’avvocato Viglione sui casi Reggina e Lecco: “La FIGC ha fatto le scelte giuste. Ecco perché…”

L'avvocato Giancarlo Viglione ha parlalo dei casi di Lecco e Reggina e sulla decisione finale prese dalla Figc

Photo by Maurizio Lagana/Getty Images - Via One Football

L’avvocato Giancarlo Viglione, curatore del Codice di giustizia sportiva della Figc, che intervenuto a Radio Tv Serie A con Reds ha commentato i casi Lecco e Reggina che hanno condizionato l’estate pallonara in Serie B e, di riflesso, in Serie C.

Ecco le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.com

Sul caso Reggina“Il caso Reggina? Esiste un codice della crisi di impresa che facilità le società in difficoltà, favorendo una ristrutturazione del debito. Anche le società possono ricorrere a questo codice, facendo accordi di ristrutturazione del debito. Ma proprio per la necessità di avere quella certezza che chi inizia il campionato poi lo finisca, serve un accordo definitivo o una sentenza che lo omologhi. La Reggina aveva una sentenza di omologa, contro cui l’Agenzia delle Entrate ha fatto appello. Pertanto è stata esclusa proprio perché questa sentenza non era definitiva”.

Sul caso Lecco

 “Le licenze si adottano sul presupposto di un calendario, organizzato dalle Leghe ma sempre approvato dalla Figc. Il campionato di Lega Pro nella parte relativa ai playoff ha inizialmente stabilito che la stagione si chiudeva l’11 giugno ed era previsto che entro il 15 giugno la squadra vincitrice doveva indicare lo stadio e se non lo fa non può iscriversi. Se invece la società indica lo stadio, ma non porta tutta la documentazione necessaria è prevista una sanzione. Ma c’è un secondo termine di adempimento che è quello del 20 giugno. Il 27 aprile, però, la Lega Pro modifica il calendario e prevede la chiusura dei playoff il 18 giugno. Per cui solo in quella data il Lecco vince il playoff contro il Foggia e solo dopo quella data può fare domanda per la B acquisendo il titolo sportivo. A questo punto per la Federazione il termine del 15 giugno era un termine impossibile, allora verifica che il Lecco deposita la documentazione sullo stadio di Padova il 22 e la integra e completa il 23. La Figc ammette al campionato i lombardi. Un provvedimento impugnato dal Perugia ma che Tar e Consiglio di Stato ritengono corretto”.