Frosinone, Vivarini: “Complimenti ai ragazzi, dobbiamo essere felici di questo pareggio”
Bicchiere mezzo pieno
L’allenatore del Frosinone Vincenzo Vivarini si mostra positivo in conferenza stampa post 0-0 con la Juve Stabia.
Ecco le parole in sala stampa riprese da TuttoFrosinone e TMW:
La squadra sta ancora lavorando e si sta ambientando alla categoria, almeno per alcuni ragazzi. Però non abbiamo avuto un ritmo sostenuto, non abbiamo dato continuità in fase offensiva. Poi, i nuovi, hanno portato qualità.
“Io devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno fatto una partita giusta lottando con grande impegno su ogni pallone. Abbiamo fatto una partita di grande attenzione, loro non hanno mai tirato nella nostra porta mentre noi abbiamo avuto 4-5 occasioni importanti per sbloccarla. Ci è mancato il gol, dobbiamo affidarci anche alle individualità. La prestazione, comunque, è da elogiare”.
Tornando sulla lettura della gara. Nel primo tempo, abbiamo visto grosse difficoltà senza palla. E poi, Ambrosino si è pestato i piedi con Pecorino? Da dove scaturiscono queste difficoltà? Perchè nel primo tempo una prestazione così poco soddisfacente?
“C’è un avversario che ti costringe a fare del lavoro. La Juve Stabia ha entusiasmo e organizzazione, sono primi in classifica non a caso e non concedere niente a loro non è poco. A noi manca organizzazione, è vero che i vertici in avanti devono essere più coordinati, ma la bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Ci vuole lavoro, per ottenere tutto ciò che ci manca, le individualità sono importanti ma dobbiamo essere contenti della partita fatta, considerando l’inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo. Dobbiamo essere fiduciosi, ci sono tanti margini di miglioramento, sono molto ottimista e bisogna esserlo tutti”.
Proprio per essere ottimisti, queste due settimane di pausa consentiranno l’integrazione nella squadra di giocatori importanti?
“L’ho detto ieri. Se dobbiamo giocare con le individualità è un conto, ma per lavorare di squadra serve lavoro affinché la squadra sia più organizzata anche in fase offensiva. La sosta arriva nel momento giusto per sviluppare i concetti che abbiamo dato anche quest’estate, ma a persone che ora non ci sono più”.
L’assenza di Ghedjemis?
“E’ stato male, ha avuto la febbre”.