9 Novembre 2023

Sampdoria, Yepes: “A Modena per vincere. Un onore avere la fiducia di Pirlo”

21 anni e già senatore

Simone Arveda/Getty Images - Via One Football

Tra i protagonisti della vittoria della dodicesima giornata contro il Palermo c’è sicuramente Gerard Yepes Laut, centrocampista spagnolo classe 2001, che, nonostante la giovane età, in questo difficile avvio di stagione ha dimostrato di avere personalità, tanto da diventare un punto fermo del centrocampo di Pirlo. Il giocatore della Sampdoria ha parlato ai microfoni di sampodrianews.net dove si è espresso in merito al suo rapporto con la squadra, l’allenatore e la città.

Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

“E’ una situazione un po’ strana che con i miei 21 anni io sia uno dei più ‘vecchi’ nella squadra a vestire questi colori. Con tutti i cambiamenti che ci sono stati, sono arrivati tanti giocatori nuovi, ma abbiamo anche 4-5 giocatori più grandi che hanno indossato la maglia della Samp per diversi anni, quindi abbiamo dei riferimenti, e anche tra i nuovi c’è qualcuno che fa da leader e si fa seguire dai compagni. Io porto questo ruolo con tanto orgoglio, questo sentirmi il ‘giovane vecchio’.”

Sul match contro il Modena: “Noi dobbiamo andare là per vincere, il nostro obiettivo deve essere quello di fare bottino pieno, tornare a casa con la seconda vittoria di fila, che ci darebbe tanta autostima e tanta forza, in modo da affrontare la sosta per le nazionali con più calma ed essere pronti per la prossima partita. Poi, ovviamente, la partita avrà il suo corso, ma il nostro obiettivo saranno i 3 punti, andare a Modena per vincere.”

“Come dicevo prima, quando sono arrivato alla Samp a 15 anni io ero uno che andava allo stadio a vederla giocare. Per me l’attaccamento a questa famiglia è molto importante, anche nella famiglia della mia ragazza, che è di Genova, sono tutti Sampdoriani, quindi è come avere la Sampdoria in casa… Mi sento uno di loro, poi quando scendo in campo devo saper gestire la parte professionale e separarla da quella del tifoso, ma non dimentico che sono uno che faceva il tifo per la Samp, lo faccio ancora e lo farò anche nel futuro”.

Su Pirlo: “Per me è un onore che il mister mi dia tutta questa fiducia, in un ruolo così importante, quello che era anche il suo ruolo… In allenamento, quando facciamo le correzioni tattiche,o quando guardiamo i video, io apro bene le orecchie perché c’è solo da imparare. Il campionato è molto, molto diverso: in Serie A c’è tanta qualità, mentre in Serie B è tutto molto livellato, si vincono e si perdono le partite per piccoli dettagli, per una giocata fortunata o sfortunata, per un palo dentro o fuori. Sono questi dettagli che fanno la differenza.”

“Ne abbiamo parlato nello spogliatoio, ma non siamo riusciti a trovare il motivo, anche perché se lo trovavamo prima potevamo risolvere tutto subito… Secondo me è stata anche una questione mentale: ad un certo momento abbiamo fatto punto e a capo, abbiamo riazzerato tutto, e abbiamo fatto ancora più squadra. Questo è un gruppo molto sano, eravamo già molto uniti, come ho detto, ma abbiamo ricominciato da zero con una nuova mentalità, una mentalità positiva. La società ci ha messo a disposizione un mental coach che ci sta aiutando, per quelli che hanno voglia di ascoltarlo serve tanto. Sotto questo aspetto siamo migliorati molto, può essere un punto di partenza il fatto di avere cambiato radicalmente mentalità. Si è visto anche nella partita contro il Palermo il cambiamento che ha fatto la squadra.”

Sul gol sfiorato contro il Palermo: “Assolutamente. Come centrocampista che gioca davanti alla difesa è vero che non è il mio compito principale, ma sarebbe importante e mi farebbe tanto piacere fare almeno 3-4 gol durante l’anno per riuscire ad aiutare la squadra. Anche se la mia funzione in campo è ben diversa, dare un contributo alla squadra sotto questo aspetto sarebbe molto importante.”

Su Kasami e Vieira: “Loro sono due giocatori con tanta esperienza, soprattutto Kasami con tantissime presenze anche a livello di coppe europee, ha giocato partite importanti. Ronny è un giocatore che nella maggior parte della sua carriera ha fatto la Serie A. Sono due elementi molto importanti per noi, io mi trovo molto bene vicino a loro perché completano i punti deboli che ho io, mentre io posso completare i loro punti deboli. Secondo me possiamo costituire un grande centrocampo, abbiamo le possibilità e ora che ci stiamo trovando a giocare bene insieme ci possiamo togliere delle grandi soddisfazioni”.