17 Novembre 2024

Spezia, l’ex Zizzari: “Oggi i bianconeri hanno identità. Pio Esposito? Un attaccante moderno”

L'intervista

Dino Panato/Getty Images - Via One Football

Francesco Zizzari, ex calciatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista a spezia1906.com per paralre della squadra di mister D’Angelo:

Dico la verità, vedendo cosa sa fare D’Angelo mi aspettavo che potesse venire fuori qualcosa del genere. Ho tanti amici a Pescara che mi hanno parlato veramente bene di lui sia come uomo che come allenatore. Ha dei valori importanti che trasmette ai suoi ragazzi: è umano e sa entrare in uno spogliatoio in modo perfetto. Penso che ripartire da lui sia stato l’acquisto migliore possibile dell’estate passata. Serviva dare una sterzata in questo momento e credo che fosse il modo perfetto. Quando arrivò Italiano nel Golfo dissi lo stesso, anche se nessuno lo conosceva: oggi mi sento di ripetere quella affermazione, pur incrociando le dita.

Direi che il gruppo è fondamentale sempre: quando si vincono i campionati e si fanno imprese importanti la differenza la fa proprio ciò che si crea. Oggi lo Spezia ha un’identità a prescindere da chi scende in campo, si nota sempre la sicurezza data dall’allenatore. Se devo fare qualche nome dico i fratelli Esposito, che hanno mostrato la loro qualità nei valori tecnici, anche da altra categoria.

Pio Esposito? È un centravanti moderno, con le caratteristiche richieste oggi. Prima il riferimento centrale era molto fisico, poi si è passati al “falso nove” di raccordo fra i reparti dando spazio al palleggio e al possesso palla. Oggi Pio è un giocatore moderno, che ha esplosività e fisico: se la palla arriva davanti oggi non torna indietro, fa rifiatare i compagni e sa sbloccare le partite. Vincere 3-0 a Castellammare non è da tutti.

Cinque attaccanti un vantaggio? Sicuramente sì, dà la possibilità di alternare, cambiare e togliere punti di riferimento agli avversari. Il poter cambiare crea tanti problemi alle difese, bisogna essere bravi a dare subito i cambiamenti. Oggi lo Spezia è ben assortito anche in tutti quanti i reparti.”

A Bertola, da spezzino, consiglierei di firmare, a prescindere. Non è facile e mi rendo conto che non sono scelte semplici da fare perché la carriera corre via veloce e ogni occasione va sfruttata. Spesso si rapporta tutto al lato economico, ma sono convinto che il ragazzo abbia tanto a cuore la città, il club in cui è cresciuto e tutta la sua gente, che gli stanno dando le possibilità di emergere. Penso che farà tutte le valutazioni del caso, riflettendo su ogni lato: è giusto che si guardi al lato del lavoro ma è bene pensarci. Faccio un esempio. Quando ero in C, al Ravenna, fui capocannoniere e mi cercarono dalla B. Io preferii rimanere in terza serie a Pescara perché sapevo che c’era la possibilità di conquistare quella categoria sul campo e da protagonista. E così fu. Lo stesso dico a Bertola: se c’è da aspettare qualche mese per provare a conquistarsi un obiettivo importante sul campo sarebbe giusto tentare con lo Spezia. A quel punto valuterei tutto: sarebbe il coronamento provare a raggiungere un grande traguardo con la squadra attuale. Capisco tutto: il richiamo delle squadre più forti, i procuratori e tutte le dinamiche, ma per un calciatore non c’è niente di più bello di vivere emozioni del genere.“.

Cassata e Vignali? Conosco molto bene Benvenuto, è figlio di un mio caro amico e l’ho visto crescere. Parlo spesso con il padre e consiglio sempre di godersi al massimo questa esperienza: nella vita bisogna sempre lavorare per conquistarsi l’occasione giusta, perché quando meno te lo aspetti può arrivare. Mi fa piacere sottolineare questo aspetto: personalmente mi sarebbe piaciuto alla sua età avere a disposizione una società che valorizzi così tanto i ragazzi. Il settore giovanile dello Spezia è in mani sicure con Beppe Vecchio.

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