2 Gennaio 2020

ESCLUSIVA PSB – Kiyine, l’agente: “Terminare la stagione alla Salernitana è la scelta più saggia”

KIYINE SALERNITANA – Una stagione, quella in corso, che sta consacrando Sofian Kiyine come uno dei profili più interessanti della categoria. Il duttile calciatore classe ’97, attualmente in forza alla Salernitana ma di proprietà della Lazio, è al centro di voci di mercato che lo vedono come possibile rinforzo da regalare a Simone Inzaghi in […]

KIYINE SALERNITANA – Una stagione, quella in corso, che sta consacrando Sofian Kiyine come uno dei profili più interessanti della categoria. Il duttile calciatore classe ’97, attualmente in forza alla Salernitana ma di proprietà della Lazio, è al centro di voci di mercato che lo vedono come possibile rinforzo da regalare a Simone Inzaghi in questo calciomercato invernale. In virtù della volontà di terminare al meglio l’esperienza campana, però, restare alla corte di Ventura sino alla fine dell’annata potrebbe essere la scelta ideale, come dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni dal suo agente Ruggiero Malagnini.

Otto gol tra campionato e Coppa Italia, un assist e innumerevoli giocate di qualità: è d’accordo nel dire che stiamo ammirando la miglior versione di Kiyine?

“Credo che Kiyine possa fare molto meglio rispetto alle performances attuali. Ventura l’ha collocato in diverse posizioni del campo: esterno su entrambe le fasce, mezzala e trequartista, ergo bisogna comprendere il vero ruolo di questo calciatore che, a mio parere, dà il meglio di sé come mezzala sinistra oppure esterno sinistro”.

Sofian, durante il suo percorso, ha dimostrato di avere questa duttilità che Lei ha appena citato, alla quale, in questa stagione, sta abbinando efficacia anche in termini di incisività e pericolosità. Parliamo di uno dei calciatori meno codificabili della cadetteria: una peculiarità, questa, che può dargli importanti vantaggi.

“Dato ciò che richiede il calcio moderno, Sofian può essere definito un calciatore polivalente, che tutti gli allenatori vorrebbero avere per far fronte alle diverse esigenze di una stagione spesso lunga e tortuosa. Un profilo come Kiyine rappresenta un’alternativa davvero utile in più posizioni del campo, come detto poc’anzi. Il suo percorso sta procedendo, si parla di poter andare alla Lazio in questa sessione di calciomercato senza dover attendere la fine della stagione ma, in accordo con il ragazzo, riteniamo opportuno rimanere a Salerno e tentare la scalata alla massima categoria con la compagine campana. Proprio per permettergli di concludere un certo tipo di esperienza, è preferibile che resti in granata sino al termine dell’annata, così da poter dare il meglio per una piazza che ha creduto in lui due stagioni fa, ergo ancor prima che Kiyine fosse il Kiyine di oggi, prima di giocarsi le proprie carte in Serie A con il Chievo Verona dove, con l’avvento di Ventura, ha avuto modo di mostrare determinate qualità che hanno colpito l’allenatore che, non a caso, l’ha richiesto come primo rinforzo non appena si è seduto sulla panchina della Salernitana. Per questa serie di motivi, proseguire in cadetteria è la scelta più saggia, prima di rientrare alla Lazio in estate e valutare il da farsi”.

Il suo punto di vista è chiaro: quando avrà luogo un ulteriore confronto con Lotito, Fabiani e le parti in causa?

“Fabiani già conosce il nostro pensiero, non abbiamo alcun tipo di preoccupazione rispetto a questa fattispecie. La volontà è quella di rimanere a Salerno e credo che le cose andranno così, non c’è bisogno di alcun tipo di incontro”.

Le qualità di Kiyine erano note da tempo, eppure serviva una simile stagione di consacrazione. Cosa crede che abbia influito maggiormente su questa crescita? È un semplice discorso di continuità o ci sono altri fattori?

“Ritengo che Kiyine abbia bisogno della fiducia dell’allenatore, difatti Ventura è un suo grande estimatore e Sofian è stimolato, dunque, a dare tutto se stesso. Il percorso di un giovane va sempre portato avanti con calma e senza facili illusioni. Un calciatore alza l’asticella dell’attitudine quando non si esalta per una grande prestazione e, allo stesso tempo, non si deprime quando le cose non vanno bene. Il ragazzo aveva bisogno di questa continuità, al Chievo ha giocato ma ha dovuto anche far fronte alla panchina. L’esperienza in Serie A è stata proficua, ha acquisito una consapevolezza che ora ha portato con sé a Salerno, dove si sente un giocatore importante. Guai, però, a ritenersi completo sotto ogni punto di vista. Ci sono delle dinamiche in cui deve ancora migliorare, ad esempio sotto l’aspetto dell’intensità nell’arco dei novanta minuti. Ecco perché riteniamo che terminare la stagione a Salerno gli possa servire, così da permettere alla società di beneficiare delle sue prestazioni e al ragazzo di crescere ulteriormente. A mio parere Sofian è un giocatore importante e sta dimostrando di essere tale ma, per il suo bene, è opportuno lavorare sulle imperfezioni che, corrette, gli permetteranno di affinare le proprie qualità. Tutto ciò fa parte della natura delle cose, parliamo pur sempre di un classe ’97. Gestire meglio certi momenti, fare una giocata piuttosto che un’altra, sfruttare le proprie caratteristiche in un determinato modo: elementi assolutamente ordinari di un percorso in questo mondo. Volere il suo bene significa proprio ciò: accompagnarlo e confrontarsi in modo tale da poter collaborare per i suoi miglioramenti. Fuori dal campo è un ragazzo esemplare, questo è un requisito fondamentale che Kiyine rispetta alla perfezione. La base su cui lavorare è dunque ideale, deve capire che sarà fondamentale continuare con questa dedizione, partita dopo partita, senza cullarsi su quanto fatto”.

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