Alessandria, il ds Artico: “Abbiamo raccolto meno di quello prodotto. Qui c’è gente con il cuore. Sugli infortuni…”
ALESSANDRIA ARTICO CUORE INFORTUNI – Fabio Artico, ds dell’Alessandria ha analizzato l’inizio di stagione della sua squadra sulle colonne de Il Piccolo. Il direttore piemontese ha spiegato quali sono i motivi di questo inizio a rilento dei Grigi. Queste le sue parole: “Sono rammaricato, perché contro Benevento e Brescia soprattutto, ma anche a Pisa abbiamo raccolto meno per […]
ALESSANDRIA ARTICO CUORE INFORTUNI – Fabio Artico, ds dell’Alessandria ha analizzato l’inizio di stagione della sua squadra sulle colonne de Il Piccolo. Il direttore piemontese ha spiegato quali sono i motivi di questo inizio a rilento dei Grigi. Queste le sue parole:
“Sono rammaricato, perché contro Benevento e Brescia soprattutto, ma anche a Pisa abbiamo raccolto meno per il gioco prodotto. Questa è una squadra generosa, i giocatori danno tutto, non si risparmiano, spendono il massimo e anche oltre, hanno coraggio, hanno personalità. Certo gli sbagli vanno eliminati, forse c’è ancora un po’ di superficialità in una categoria che impone attenzione senza un secondo di pausa. Basta una leggerezza, una distrazione e gli avversari ne approfittano. Perché hanno tutti i mezzi per farlo…”.
Sugli infortuni. “Non sono alibi, ma a inizio agosto, in una settimana, abbiamo fatto cinque risonanze ad altrettanti giocatori per infortuni non lievi, alcuni con una dinamica che sa tanto di accanimento della sorte. Penso a Prestia, colpito da un compagno che scivola, manca il pallone e gli finisce addosso. E a Marconi, per quel contatto con Demiral, o Mantovani che, a Bergamo, è scivolato su una pozza d’acqua dopo l’irrigazione del campo. Anche per Lunetta un infortunio in allenamento nel momento in cui era fra i più in forma”.
Sui rilievi mossi dal tecnico Moreno Longo circa la costruzione della rosa in più tappe. “Abbiamo finito tardi i playoff, ci siamo dovuti adattare in fretta alla categoria superiore, felici di farlo, e, a parte per due o tre club, le trattative sono state lunghe, complesse. Obiettivi non centrati? I giocatori che sono arrivati qua hanno tutti scelto e voluto l’Alessandria. Io sono felice per la determinazione di chi è arrivato. Gente non convinta, che magari farà panchina dove è rimasta, e sarebbe arrivata non affamata e motivata, non serve: io voglio calciatori che mettono in campo anche il cuore, come sto vedendo in queste prima gare e negli allenamenti…”.
Adesso l’infermeria si è quasi svuotata. “Prestia lavora in campo da due settimane, da oggi anche gradatamente con il gruppo. A Lecce potrebbe anche andare in panchina, il rientro si avvicina. Per Bellodi lo staff medico va con cautela per evitare una ulteriore ricaduta”.