Ascoli, Dionigi si presenta: “Lavorerò con umiltà per ripagare la fiducia che il club mi ha dimostrato. Dovremo tirare fuori l’orgoglio”
ASCOLI DIONIGI – Dopo l’esonero di Abascal, a seguito del doppio ko incassato contro Cremonese e Perugia, l’Ascoli ha optato per Davide Dionigi, pronto ora a sedersi sulla panchina del Picchio con l’obiettivo (decisamente non preventivato ad inizio stagione) di mantenere la categoria. Il neo tecnico bianconero è stato presentato nella giornata odierna alla stampa, ecco […]
ASCOLI DIONIGI – Dopo l’esonero di Abascal, a seguito del doppio ko incassato contro Cremonese e Perugia, l’Ascoli ha optato per Davide Dionigi, pronto ora a sedersi sulla panchina del Picchio con l’obiettivo (decisamente non preventivato ad inizio stagione) di mantenere la categoria. Il neo tecnico bianconero è stato presentato nella giornata odierna alla stampa, ecco le sue parole riprese da PicenoTime.it:
“Saluto chi mi ha preceduto, è doveroso. Per chi fa questo lavoro è sempre un dispiacere, ci sono passato anche io. Ringrazio la proprietà che mi ha dato una grande possibilità di poter allenare in una grandissima piazza. Oltre alla storia qui ci sono ardore, passione e fame di calcio. Sono certo di ripagare nel migliore dei modi la fiducia della Società. Lavorerò con umiltà in una situazione che può sembrare non semplice. Non voglio dire le solite frasi retoriche sull’impegno, non sono tipo da luoghi comuni, dobbiamo abbassare la testa, io e i miei ragazzi. Ho iniziato a conoscere, come persone, i calciatori a mia disposizione. Ho chiesto loro di tirar fuori moralità ed orgoglio che hanno nelle loro corde. La tifoseria ascolana non merita questa situazione. Ho riscontrato nella squadra un senso di rivalsa dopo 5 sconfitte nelle ultime sei partite, l’aspetto mentale diventa fondamentale. In questo caos sono sicuro che troveremo il bandolo della matassa, che non è solo psicologico ma che ha tante altre sfaccettature. Abbiamo un reparto offensivo molto forte, devono avere più convinzione nei propri mezzi al servizio della squadra. Non deve mancare mai la cattiveria in quel ruolo. Ringrazio il patron per le belle parole, sono parole che mi spronano a dare qualcosa di più. La proprietà ha un forte attaccamento alla squadra. Sono contento della scelta fatta. Ballottaggio Ninkovic-Morosini? I ballottaggi ci sono per tutti, giocando tante partite in poco tempo ci saranno delle rotazioni. Sono due giocatori che possono occupare diversi ruolo nel pacchetto offensivo. Condizione fisica? Nel post Covid si è creata una situazione completamente nuova, con i giocatori fermi per tre mesi senza poter uscire di casa e senza calciare il pallone. Non ci sono precedenti nel calcio, qui la bravura sarà giornaliera, vedendo ciò che accade di partita in partita con la giusta gestione. Come lavorerò in questa settimana? E’ difficile dire di poterci mettere mano, posso cercare di capire velocemente le corde da toccare per alzare la mentalità. Questo si può fare in così poco tempo. Ho seguito l’Ascoli soprattutto nell’ultimo periodo. E’ una squadra che ha delle individualità importanti, che ha alternato ottime cose ad altre meno, qualche problemino ovviamente c’è. Modulo? Non mi sono fissato su particolari sistemi, ho giocato sia a 3 che a 4. Non è facile capire in pochi giorni il vestito giusto, sicuramente a livello difensivo qualcosa sarà cambiato. Il centrocampo a 3 potrebbe essere una soluzione. Poi analizzeremo anche gli avversari e quanto speso fisicamente per accorgimenti diversi. Giocatori in scadenza e in prestito? Hanno nelle loro mani la fortuna di mettersi in mostra e valorizzare, sia per rimanere ad Ascoli o per eventuali salti categoria, questo è un mondo con tanta concorrenza. Per ognuno di loro è una questione d’orgoglio, non è bello andar via con una retrocessione. Difesa forte? Abbiamo un reparto difensivo che si sposa con la mia idea di difesa a 3. Il 3-5-2 è un modulo che ho adottato molto spesso, c’è la possibilità che venga riproposto, anche con interpretazioni diverse, le idee ci sono e poi vanno sviluppate sul campo. In due giorni conoscere a fondo i calciatori, so chi sono ma le situazioni tattiche vanno provate in allenamento. Dobbiamo fare punti ma soprattutto sul piano dell’aggressività dovremo dare un segnale, anche se il tempo per lavorare è poco”.
Dionigi poi parla del prossimo match con il Venezia: “E’ una squadra che ha un sistema di gioco collaudato, il 4-3-1-2, non bisogna dar loro la possibilità di muovere palla. Dovremo affrontare quella gara cercando di crear loro delle difficoltà. Hanno fatto un’ottima partita contro il Pordenone, meritavamo molto di più del pareggio, abbiamo preparato qualcosa in fase di possesso. Nei ragazzi sto vedendo molta applicazione, la speranza è che già Venerdì sera si possa vedere qualcosa. Domani abbiamo la rifinitura e poi si parte. Dovremo fare ovviamente risultato, sono molto curioso cosa mi faranno vedere i ragazzi in pochi giorni di lavoro. Se non funzionerà, andremo a trovare un’altra strada. Turn-over viste le partite ravvicinate? Sarà inevitabile, la forza del gruppo si vede adesso, quando esce uno e gioca l’altro, sarà fisiologico, tutti oggi possono considerarsi titolari. Sono tutti a disposizione tranne Pucino, Piccinocchi, Rosseti e Beretta. C’è qualche affaticamento dopo due gare ravvicinate, ma è inevitabile in questo periodo”.