Ascoli, Giaretta: “Mercato? Raggiunti i nostri obiettivi”
Cristiano Giaretta, direttore sportivo dell’Ascoli, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Slivka e Bentivegna ha fatto un bilancio su quello che è stato il mercato dei marchigiani. Ecco quanto apparso sul sito ufficiale della società: “Siamo contenti perché abbiamo raggiunto i nostri obiettivi: rinforzare la rosa dal punto di vista qualitativo senza alterare […]
Cristiano Giaretta, direttore sportivo dell’Ascoli, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Slivka e Bentivegna ha fatto un bilancio su quello che è stato il mercato dei marchigiani. Ecco quanto apparso sul sito ufficiale della società: “Siamo contenti perché abbiamo raggiunto i nostri obiettivi: rinforzare la rosa dal punto di vista qualitativo senza alterare gli equilibri di gruppo. Ci siamo riusciti. Pensando poi a un futuro più lontano, parleremo a fine stagione con la Juventus di Tamba se saremo soddisfatti di lui per l’acquisizione eventualmente a titolo definitivo. Oggi ogni persona che abbiamo in rosa ha una motivazione. Sono andati via Jaadi, che voleva più spazio e Hallberg per lo stesso discorso e per non perdere la Nazionale. Abbiamo trovato squadra ai giocatori che non avevano spazio, cosa non facile per Iotti, che non giocava da un anno e mezzo, Pecorini che abbiamo ceduto all’Entella dopo che mi erano stati proposti solo scambi, che potevano essere rischiosi per l’equilibrio del gruppo, Manari alla Juve Stabia e Jallow alla Viterbese. Gli ultimi due in prestito secco. Oggi abbiamo una rosa compatta, 26 giocatori, di cui 3 portieri, un numero perfetto per lavorare con qualità. Di questi 26 l’unico in prestito secco è Orsolini, a seguito dell’operazione di cessione alla Juventus che definirei la più importante della storia di questa società; 16 sono calciatori di proprietà e 7 con riscatto e contro riscatto (Slivka possiamo considerarlo a titolo definitivo). Abbiamo 6 giocatori in prestito secco presso altri club. Queste sono notizie reali così non si rischia di scrivere altre cose. Stiamo continuando il percorso di costruzione di valori tecnici di proprietà; certe operazioni vengono fatte sempre per un motivo, anche un prestito come quello di Cassata lascerà all’Ascoli dei profitti che potranno essere reinvestiti. Quindi i giocatori o restano all’Ascoli per far parte del progetto o devono lasciare un profitto, non siamo sprovveduti. Questa è la linea intrapresa col Presidente Bellini e l’Amministratore Cardinaletti in estate“.
ORSOLINI: “Di una plusvalenza come quella di Orsolini c’è da essere orgogliosi, è stata un’operazione senza precedenti, ma resta una cosa straordinaria perché non si tratta di cifre normali per una società di B, è stato fatto qualcosa di importante e su questa scia dobbiamo continuare. L’operazione Orsolini è quella che avete letto e basta, non sono inseriti altri calciatori. E’ chiaro, però, che quella operazione ha dato un’impennata ai rapporti con la Juventus, che ha necessità di avere in B una società seria di riferimento, con ambizioni, una piazza importante con un pubblico altrettanto importante. E noi cerchiamo giocatori con valori tecnici che possano far parte del nostro progetto. Favilli? C’è un riscatto che a fine stagione vedremo se esercitare o meno. Insomma, come già detto, ci stiamo creando un nostro pedigree che ci faccia essere competitivi in sede di negoziazione“.
SLIVKA e BENTIVEGNA: “Sono arrivati con la formula del prestito con diritto di riscatto e contro riscatto, ma su Slivka posso sbilanciarmi e dire che è arrivato con un accordo preciso per far parte a titolo definitivo e a lungo del progetto futuro dell’Ascoli; ci rivedremo a giugno con la Juventus. Su Bentivegna siamo d’accordo con Zamparini e il DS Salerno, che ha caldeggiato fin da subito il suo trasferimento all’Ascoli, di rivederci a fine stagione e se all’Ascoli sarà piaciuto Bentivegna e viceversa, allora vedremo il da farsi. Non facciamo le cose tanto per farle”.
QUARANTA: “Sono stati riformulati gli accordi federali, è rientrato all’Ascoli dall’Olbia ed è stato girato in prestito, sempre all’Olbia, con diritto di riscatto: una base di 1.800.000,00 € più 200.000,00 € raggiungibili facilmente in base alle presenze e una percentuale importante su futura vendita. Vi assicuro che per un giocatore che ha 8 presenze in Lega Pro sono cifre non normali e, anche se avesse giocato tre anni titolare in Serie B, non avremmo potuto venderlo a cifre superiori. Basti pensare che Morosini del Brescia è stato venduto al Genoa per una cifra di 2.000.000,00 € e Faragò è stato ceduto al Cagliari per 2.000.000,00 € più 500.000,00 € di bonus e parliamo di gente che gioca da quattro anni titolare in Serie B e che ha segnato rispettivamente (fra campionato e nazionali) 24 e 34 gol”.
ELEUTERI: “Ad Eleuteri abbiamo proposto un contratto triennale fin dal mese di ottobre per farlo continuare a stare con noi; fin da subito c’è stata reticenza e non quell’entusiasmo che mi sarei aspettato. Questo fino a cinque giorni fa, poi il ragazzo ha rifiutato, c’erano società più importanti che lo volevano ed è partito. I fatti sono questi, l’agente ne è testimone, ma, se manca la voglia di giocare per questa maglia importante, allora è meglio trovare altri che hanno maggiore determinazione a stare con noi. Così ho preferito che rescindesse. Ricordo che Eleuteri è rientrato quest’anno all’Ascoli dal prestito biennale alla Juventus , che dal punto di vista tecnico non lo ha ritenuto così importante e quindi era rientrato da noi”.
CINAGLIA: “L’obiettivo della società, come più volte detto anche dall’allenatore, era quello di non prendere a gennaio tanto per prendere, ma di intervenire solo se fosse stato possibile migliorarci tecnicamente. Quelli che c’erano sul mercato non erano, a parte forse uno, giocatori migliori di Cinaglia, ragazzo che sta dando tanto per un posto, che ha voglia di lottare per conquistarlo. Ha sempre avuto l’orgoglio di non scendere di categoria e, se non avessimo trovato un difensore più importante di lui, non si sarebbe mosso da qui, quindi sono contento che sia rimasto, ha grande voglia, così come Gigliotti, che finora ha giocato poco per il gran rendimento di Mengoni. A chi dice che serviva il quinto difensore dico che per tutto il girone di andata ne abbiamo avuto uno che non ha giocato neanche un minuto; pensiamo di essere a posto così, non credo che a fine stagione il quarto centrale potrà giocare più di dieci partite”.
CACIA/BIANCHI: “Stanno migliorando molto, ma la neve e la difficoltà di trovare campi adeguati su cui allenarsi, hanno rallentato il loro rientro. Stiamo aspettando il Picchio Village, ottima intuizione del Presidente e di Cardinaletti, in modo da trasferirci e risolvere il problema dei campi. Comunque dalla settimana prossima Cacia e Bianchi dovrebbero rientrare in gruppo. Parliamo di calciatori determinanti e i discorsi fatti oggi non hanno senso se non in funzione del loro apporto e di quello di altri come Augustyn, Lazzari, Lanni, Giorgi, Mengoni”.
POST CESENA-ASCOLI: “Non ci sono piaciute le dichiarazioni di Camplone a fine gara che, dicendo che l’Ascoli aveva già usufruito di 9 rigori a favore, che poi sono 7 e non 9, ha voluto insinuare chissà cosa mettendo in dubbio i valori di questo club, che fa della serietà e dell’onestà il fiore all’occhiello. Peraltro, l’Ascoli non ha detto nulla sul secondo gol in fuorigioco del Cesena. Comunque l’esposto in Lega è stato fatto”.
SPAL-ASCOLI: “Per far punti a Ferrara sarà necessario disputare una partita superlativa, questi ragazzi ci hanno dimostrato di potersela giocare con tutti, abbiamo un gruppo forte con un allenatore altrettanto forte e con tante idee; andremo lì per vender cara la pelle e per giocarcela a viso aperto”.