Ascoli, Stellone: “Risoluzione? Io e la società ci siamo venuti incontro. Dispiaciuto per l’esonero e per non essere riuscito a dare il mio contributo”
ASCOLI STELLONE – La poco felice, ma decisamente turbolenta, parentesi di Roberto Stellone sulla panchina dell’Ascoli si è conclusa con il magro bottino di soli 2 punti in 5 gare e con la risoluzione consensuale del contratto. Intercettato dai colleghi di PicenoTime.it, il tecnico capitolino ha espresso il suo punto di vista sulla complessa vicenda che […]
ASCOLI STELLONE – La poco felice, ma decisamente turbolenta, parentesi di Roberto Stellone sulla panchina dell’Ascoli si è conclusa con il magro bottino di soli 2 punti in 5 gare e con la risoluzione consensuale del contratto. Intercettato dai colleghi di PicenoTime.it, il tecnico capitolino ha espresso il suo punto di vista sulla complessa vicenda che ha portato alla finale separazione con il club marchigiano, cercando di individuare anche cosa non abbia funzionato a livello tecnico-tattico:
“Risoluzione? Abbiamo trovato un accordo consensuale. Ci siamo venuti incontro ed è stata la soluzione più giusta. Dispiace per l’esonero avvenuto dopo 30 giorni, lo dico senza fare polemica ma pensavo di avere un po’ più di tempo a disposizione per migliorare le cose. Questo comunque fa parte del calcio ed il patron, non vedendo i risultati, ha ritenuto giusto cambiare per provare una svolta. Volevo approfittare di questa occasione per salutare i calciatori, non ho avuto modo di farlo personalmente. L’8 Marzo abbiamo perso a Chiavari, il giorno dopo c’è stata questa decisione dell’allontanamento e non ho avuto l’opportunità di salutare i ragazzi. Ci tengo a sottolineare come si siano sempre impegnati al massimo durante gli allenamenti e come siano stati sempre disponibili nei miei confronti, purtroppo in partita le cose non sono andate come volevamo”.
“Dispiace davvero non aver potuto dare il mio contributo, per un motivo o per l’altro. Nella prima gara con la Juve Stabia abbiamo preso gol al 95′ dal portiere, abbiamo giocato poi un buon primo tempo con lo Spezia, un buon secondo tempo con il Chievo e un buon primo tempo con il Pescara. Sicuramente, come rendimento, è stato pochino in cinque partite. Potevano arrivare magari 4/5 punti invece di 2 con un pizzico di fortuna in più, il calcio va così e quando non vengono i risultati si cambia”.
“Abbiamo provato diversi moduli in quelle cinque partite, tranne la difesa a 3. Abbiamo giocato con il 4-3-1-2, con il 4-2-3-1 e con il 4-3-2-1, con un centrocampo in alcune occasioni a 2 ed in altre a 3, mantenendo sempre la difesa a 4. A volte i risultati ti danno più certezze rispetto ai moduli tattici, se abbiamo fatto solamente 2 punti evidentemente qualcosa non ha funzionato, non lo considero un buon ruolino di marcia”.
“Rimpianti? Quando ho deciso di venire ad Ascoli l’ho fatto con il massimo della passione e dell’impegno per cercare, vista la classifica in quel momento, di centrare l’obiettivo playoff. Non ci sono riuscito e sono il primo ad esserne dispiaciuto. Oltre ai calciatori saluto patron Pulcinelli, il presidente Neri, il direttore sportivo Tesoro e tutti tra medici, massaggiatori e magazzinieri. Un pensiero anche per i tifosi nonostante con loro abbiamo avuto poco tempo per interagire. Abbiamo giocato infatti due gare in casa, di cui una senza pubblico, senza contare il rinvio del match con la Cremonese. Ascoli, come piazza, merita sicuramente qualcosa in più. Faccio un grosso in bocca al lupo ai ragazzi ed al nuovo staff tecnico per questo finale di campionato”.