Ternana, Bandecchi: “Voglio vincere, non pensare alla A vuol dire buttare 23 milioni di euro all’anno. Sono il più grande sconfitto della B”
BANDECCHI TERNANA – Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, è tornato ad esprimere e a ribadire i concetti precedentemente esposti rilasciato alcune dichiarazioni a Umbria+TV. Ecco quanto raccolto da “Ternananews.it”: “Per me il derby è stata una partita come le ultime due che ho vissuto, anomala, perché gradisco vedere le partite in campo. Stare sugli spalti […]
BANDECCHI TERNANA – Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, è tornato ad esprimere e a ribadire i concetti precedentemente esposti rilasciato alcune dichiarazioni a Umbria+TV. Ecco quanto raccolto da “Ternananews.it”: “Per me il derby è stata una partita come le ultime due che ho vissuto, anomala, perché gradisco vedere le partite in campo. Stare sugli spalti non sono abituato. Vivere la partita dall’alto mi è servito per capire cosa dirò al mio allenatore quando lo incontrerò mercoledì”.
“Cosa dirò a Lucarelli? Niente di particolare, decideremo cosa fare il prossimo anno. Io voglio vincere il campionato, o meglio, voglio andare in serie A. Poi come ci vado non importa. Quello che emerge quest’anno dal campionato è che non è troppo differente da quello di serie C, è un campionato minore dove noi siamo i grandi sconfitti dell’anno che sta finendo. Siamo la squadra che non ha ottenuto niente. Arriveremo 10, 11, 9 ma eravamo una squadra concepita per arrivare nelle prime quattro, cinque posizioni e se ci fosse andato male avremmo dovuto fare i playoff. Quindi la Ternana è la prima grande sconfitta di questo campionato. Abbiamo sbagliato tutti: io in primis perché non ho saputo dare un’impronta vincente a questa squadra, ho sottovalutato la B, e niente basta… nel calcio c’è una regola: o si vince o si impara e noi abbiamo imparato. E noi abbiamo imparato senza indugio lottare per ottenere la grande prestazione. Perché stare in serie B senza pensare alla serie A, senza cullare un sogno, vuol dire stare a perdere tempo e buttare 23 milioni l’anno”.
“Io sono l’unico presidente che ha tenuto l’allenatore per tutto l’anno senza buttarlo fuori nel girone di andata: quanti altri presidenti hanno tenuto l’allenatore tutto l’anno. Lo stesso Brescia ha cacciato l’allenatore che poi ha dovuto riprendere dopo un contenzioso giudiziario. Molti hanno buttato fuori due o tre allenatori. Noi siamo stati coerenti con quello che abbiamo sempre fatto. Però l’allenatore è pagato per portare i risultati. Cosa è necessario modificare? I soldi non fanno tutto, perché davanti a me ci sono cinque squadre che hanno speso meno di quanto ho speso io, quattro diciamo (almeno 6 7 milioni meno). Con i soldi non ci si va dappertutto. Non è che devo comprare Ronaldo per giocare in Serie B. Ronaldo in Serie B è uno che non serve a nulla. Dietro di noi ci sono squadre tipo il Parma che se mi permette hanno speso quattro volte quello che abbiamo speso noi… una squadra che vale 170 milioni di euro e che è costata 80 milioni. Abbiamo squadre come il Pisa che sono costate 40 milioni e che andranno a fare i playoff. Ma io le devo dire che se devo fare una scommessa io punterei sull’Ascoli perché a parte i primi due gli altri arriveranno cotti. L’Ascoli arriverà cattivo e determinato, è squadra da partita secca”.
“Poi serve allenatore con lo staff che ha un’idea precisa e che è maturo per fare la serie B e servono i calciatori. Lei lo venderebbe Palumbo? Le voglio dire… Donnarumma 14 gol in B, Pettinari la parte sua la sa fare… io vedo un attacco fatto da Pettinari, Donnarumma, Falletti e Partipilo… le voglio dire… qui non c’è solo l’ossatura qui c’è una serie di persone che sanno giocare. Noi non eravamo squadra e non abbiamo saputo fare squadra in tutto il campionato. Noi fino a febbraio abbiamo parlato che dovevamo salvarci. Sembra che la Ternana quest’anno si sia rincoglionita. Ora che è finito il campionato… abbiamo fatto un campionato bellissimo un anno fa, abbiamo fatto un campionato da pirla quest’anno. Pensare che con questa Ternana ci si poteva solo salvare bisogna o essere idioti o non capire una mazza di calcio. Se questa Ternana o con una Ternana rivista noi facessimo con poche correzione (pochissime) badi bene che valgano più per le riserve che per i titolari, io credo che questa Ternana debba giocarsela per vincere. Se Monza e Lecce stanno per vincere questo campionato o il Benevento fa i playoff come il Pisa, così vale per tutti. Non ho visto nessun Real Madrid. Ho sentito una marea di chiacchiere, quest’anno mi dovrei preoccupare del Bari, del Sudtirol e Modena. Mi devo preoccupare del Genoa o del Venezia o della Salernitana. Ma di cosa mi devo preoccupare che una delle squadre che è retrocessa la scorsa stagione sta scendendo in serie C. A chiacchiere siamo tutti forti io mi preoccupo dei fatti”.
“Fino al primo agosto mi divertirò a chiacchierare. Io ho un solo desiderio: andare in serie A, il resto per me non conta. Se retrocedo vuol dire che sono un pirla. Ma se faccio il mio campionato unica soluzione è andare in A. Come quando ho fatto la C. Quando sono diventato presidente il 19 febbraio 19 io ho fatto campionati prima per salvarmi e poi per vincere. E alla fine ho vinto. E così la stessa cosa la faro qui: io voglio andare in A. Quest’anno sono il grande sconfitto della B. Come ho detto in un video ho fatto la figura del coglionazzo.”
“Progetto stadio? Se esiste la Ternana di Bandecchi… è una Ternana che avrà tre campi in erba per potersi allenare tutti i giorni. Questo scherzetto costa 250mila euro. Avremo un centro sportivo in realizzazione, da qui a 20 giorni avremmo autorizzazioni per costruire con campi coperti e scoperti, dormitori e piscina. Abbiamo un progetto presentato in regione che ha tutte le caratteristiche per diventare realtà dove andiamo a spendere 43 milioni per fare lo stadio, scusatemi se mi permetto… ma se non avessimo il progetto di andare in serie a sarei un malato di mente. Con tutti questi soldi se si pensa di stare in serie B vuol dire che Bandecchi è un demente”.
“Cosa mi aspetto? Mi aspetto una valutazione serena e professionale come quella che c’è stata precedentemente al Comune. Io non mi aspetto un favore o una cortesia: vanno analizzate le leggi, che ci sono e sono precise che permettono di costruire uno stadio su un interesse aziendale. Noi abbiamo fatto una proposta e l’abbiamo elaborata con tutti i crismi di legge. A nostro avviso nella Regione ci sono gli spazi per poter realizzare questo, a nostro avviso è un elemento di crescita per Terni sicuramente e poi per tutta l’Umbria. La politica sta guardando con uno sguardo costruttivo tutto questo. Chiaramente vuole certezze da tutto l’ambito tecnico che il progetto che abbiamo presentato sia realizzabile, credibile e rispettoso della legge. Se cosi sarà, a parte le battute fra Terni e Perugia, si farà un laboratorio di ricerca, perché il nostro non è uno stadio o una clinica, la nostra è uno stadio una clinica e un centro di ricerca medico in ambito oncologico, cardiologico e neurologico, a livello internazionale. Non abbiamo inventato la clinica per cambiare le ginocchia o mettere a posto un braccio rotto. Noi abbiamo creato un progetto che lega per primo in Italia uno stadio a un centro di ricerca scientifico internazionale. Poi sono collegati dei posti letto, per l’esattezza 100 convenzionati e 100 accreditati. A noi risulta che questi spazi ci siano, senza togliere nulla a nessuno e senza dover inventare nulla. Senza chiedere favori. Ho parlato con la Regione, ho trovato un ambiente positivo dialogante e non ho chiesto cortesia ma rispetto. Quando noi abbiamo presentato progetto la Regione aveva 6 mesi di tempo per vagliarlo. Sono già stati fissati degli incontri, non vorrei dire una data sbagliata ma mi sembra che il 5 si incontreranno i miei tecnici con i tecnici della Regione. Ci saranno anche delle parti politiche, si chiariranno alcune perplessità, si cercheranno delle soluzioni se esistono. Se le cose andranno come devono andare quando sarà arriverò un si o un no. E poi ne prenderemo atto. Sono convinto che se ci sarà un sì e allora io mi metterò a lavorare sodo perché è un progetto grande, ambizioso. E’ un progetto che vale per tutta l’Italia: non tutti sanno che già nella Cusano esistono laboratori di ricerca scientifica nell’ambito medico che sono fra i più importanti o comunque i maggiori prestazionali per attrezzature in Europa. A Terni verrà qualcosa di eccellente. Se ci diranno no ci giustificheranno il no e ci diranno come mai. Ne prenderemo atto e non faremo nulla”.
“Se non si farà lo stadio lascerò la Ternana? Nessuna ripercussione sulla Ternana. Noi porteremo la Ternana dove deve essere portata. Ho già il piano B completamente diverso vengo a fare uno stadio a Perugia, faccio la clinica a Perugia (ride, ndr).
“Se prima della Ternana ho fatto un sondaggio sul Perugia? Io posso dire che c’è stato un momento, ma molti anni fa, in cui ho parlato con l’attuale presidente del Perugia e persona che saluto. Parlai con Santopadre e poi la discussione… e le cose finirono lì. Credo che a Santopadre non sarebbe dispiaciuta una collaborazione con me. Erano gli anni in cui non comprai il Livorno e avevo il Fondi. Non avevo una grande ambizione, anche se Perugia era una piazza importante. Fu una chiacchierata tanto per farla. Sinceramente fa più comodo levarsi di torno Perugia che… il derby è allucinante, io sono salito in serie B senza l’incubo di fare il derby. Se vi ricordate io dissi speriamo di non fare il campionato insieme. Abbiamo avuto questa fortuna: siamo saliti noi e il Perugia. Se il Perugia si leva di torno io vado in serie A senza problemi. Monza secondo me potrebbe andarci anche con un pareggio. Oggi le squadre più accreditate… anzi non lo dico… ho in testa due squadre che possono salire in A”.
“Presenze allo stadio? Col Perugia Terni mi ha dimostrato che ci sono tante famiglie allo stadio. E davanti ad appuntamenti importanti, seri, loro sono disponibili a venire allo stadio alle 14. Mi dispiace non siano venuti i tifosi del Perugia nel numero giusto, ma sono venuti 11mila ternani. Questo mi dimostra che se la Ternana fa bene il proprio mestiere e ha voglia di salire vorrà dire che allo stadio andranno sempre 11, 12mila persone. C’è un grande pubblico e una grande possibilità. Abbiamo incassato 123mila euro, per 19 fanno 2 milioni di euro. Potrei fare una squadra più forte e più bella. Vorrei portare quella mentalità inglese per cui con un biglietto e con merchandising aiuti la società. Non è che con due milioni mi cambiano la vita, visto che ho speso 5600mila euro per Terni con il Cuore. Ho speso soldi importanti. Ho speso 3 milioni di euro durante Covid. Però la soddisfazione dei tifosi ieri allo stadio è una condivisione di un sogno. Diventa la nostra squadra. Il tifo che hanno fatto ieri fa si che la partita diventi un giorno di festa. Mi fa impazzire da un punto di vista sociale”.
“Prossimi progetti? La rifondazione del settore giovanile è già partito così come quello per il calcio femminile, che il prossimo anno non giocherà né in C né in A. Il calcio femminile ternano diventerà importante. Noi cercheremo di fare una campagna abbonamenti basata sul fatto che faremo un campionato grandissimo, un campionato che ci farà sognare. Ma nessuna campagna particolare. Ma questo perché chi ha fatto abbonamenti a 5 euro non ho visto i 12mila ternani allo stadio, e quindi mi sono un po’ innervosito”.
“Ipotesi di collaborazione con Arvedi? Io posso considerare qualsiasi tipo di collaborazione con Arvedi dal punto di vista imprenditoriale. Lo stimo molto, come persona e come imprenditore. Ha reso grande l’industria italiana. Per quanto riguarda il calcio, spero che lui faccia campionato bellissimo con Cremonese, però lui avrà la Cremonese e io la Ternana e se il prossimo anno giocheremo ancora in B cercheremo di portare a casa tutte e due le partite”.