Lecce, Baroni: “Li abbiamo aggrediti senza concedere spazi. Ora non è il momento di guardare la classifica”
BARONI LECCE MONZA – Marco Baroni, tecnico del Lecce, ha parlato al termine del match vinto 3-0 contro il Monza al “Via del Mare”. Queste le sue dichiarazioni diffuse da CalcioLecce.it: “Come interpreto la partita? Posso solo fare i complimenti alla squadra per come abbiamo preparato la gara. Sembrava una partita difficile per loro, siamo […]
BARONI LECCE MONZA – Marco Baroni, tecnico del Lecce, ha parlato al termine del match vinto 3-0 contro il Monza al “Via del Mare”. Queste le sue dichiarazioni diffuse da CalcioLecce.it:
“Come interpreto la partita? Posso solo fare i complimenti alla squadra per come abbiamo preparato la gara. Sembrava una partita difficile per loro, siamo andati ad aggredirli senza lasciar loro spazio. Loro hanno qualità ma noi siamo stati corti ed aggressivi. Abbiamo fatto una partita solida, di voglia, di determinazione, di idee. Dobbiamo metterci alle spalle anche questa gara, c’è la sosta e ci butteremo nel lavoro”.
Su Barreca: “Io non ho dubbi su di lui. Con Antonio abbiamo avuto un confronto acceso ma positivo. Lui deve trovare dentro di sé voglia e determinazione”.
“Come ho detto prima, la squadra ha fatto una gara di solidità, voglia, compattezza e corsa. All’interno di questo abbiamo trovato le giocate su cui lavoriamo. Questa squadra può crescere molto, il 4-3-3 è compresso e lavoriamo sulle catene. Adesso dobbiamo pensare avanti, non dobbiamo guardare la classifica ma bisogna guardare avanti. Domani faremo un defaticante e dopo due giorni di riposo riprenderemo a lavorare”.
Su Lucioni: “Dopo la gara non sono entrato negli spogliatoi, i ragazzi volevano un giorno libero e sono scappato. Lucioni deve stare sereno, lavorare nella qualità e non nella quantità. Ci siamo confrontati prima di Crotone, sta bene fisicamente, ha ancora molto da dare e ha fatto tanto al di là di quella discesa. Il coast to coast del 3-0? Lì c’era la voglia di tutta la squadra ed è una componente importante. Sul 3-0 ci siamo un po’ allungati e io mi sono incavolato perché non dovevamo perdere equilibrio. Nella sua folata c’era la voglia di far bene. Gli ultras sono venuti in albergo, la loro visita ci ha caricato tanto. In quel gesto c’era un segnale che apparteneva a tutta la squadra”.