Salernitana, Belec: “Promozione meritata, ci siamo tutti dati una mano. Castori uomo vero”
BELEC SALERNITANA CASTORI – 14 partite senza subire gol. Basta questo dato per definire i contorni del campionato di Vid Belec. Sarà la sua terza volta in Serie A dopo quelle con Carpi e Benevento. Per il portiere sloveno però quella con la Salernitana è la prima promozione nel massimo torneo. Un traguardo raggiunto a quasi […]
BELEC SALERNITANA CASTORI – 14 partite senza subire gol. Basta questo dato per definire i contorni del campionato di Vid Belec. Sarà la sua terza volta in Serie A dopo quelle con Carpi e Benevento. Per il portiere sloveno però quella con la Salernitana è la prima promozione nel massimo torneo. Un traguardo raggiunto a quasi 31 anni. Questa la sua intervista al Corriere dello Sport:
Cosa prova, Belec?
“Una sensazione bellissima. Dopo tutto il duro lavoro fatto durante l’anno, abbiamo raccolto ciò che abbiamo seminato”.
Quanto c’è di Castori in questo successo?
“Sono stato con lui a Carpi, conoscevo bene il suo modo di lavorare e quello che riesce a trasmettere al gruppo. Se la squadra lo segue al 100%, i risultati arrivano. E’ un uomo vero che dice le cose in faccia. E questo vale tanto in uno spogliatoio”.
Come ha festeggiato la promozione?
“E’ stata una settimana dura a livello mentale e fisico. Dopo la partita ero abbastanza stanco e provato. Spero tanto che riusciremo a festeggiare in qualche modo con i tifosi. Ci sono mancati”.
La parata della Serie A?
“Scelgo quella sul colpo di testa di Moreo contro l’Empoli quando eravamo ancora sullo 0-0. Il portiere più forte è quello che para l’unico tiro pericoloso. Io preferisco fare una sola parata ma dare un contributo alla squadra”.
Qual è stato il momento della svolta?
“Se batti il Venezia solo negli ultimi minuti dopo aver dominato, vuol dire che ci hai creduto fino alla fine e che avevi energie da spendere fino all’ultimo secondo”.
Ha mai avuto paura che la squadra potesse crollare?
“No, perché ho sempre visto ragazzi molto carichi e concentrati. Nessuno si è mai tirato indietro, anche quando si faceva molta fatica in allenamento. Nessuno si è arreso ed è proprio da questo che si valuta la forza di una squadra”.
Lecce, Monza e altre società hanno organici superiori al vostro. Eppure in A ci siete andati voi. Perché?
“La Salernitana ha giocato sempre da squadra: ha preparato la gara dal primo giorno, ognuno di noi ha messo il proprio ego da parte e nessuno ha mai lasciato solo il compagno quando c’è stato un errore. E il merrito di tutto questo è di Castori. Noi siamo stati bravi ad ascoltarlo”.