6 Maggio 2020

Benevento, Inzaghi: “Mancata ripresa? Se fai salire le prime due, la terza va in tribunale”

INZAGHI BENEVENTO – Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, freme per riprendere il più presto possibile gli allenamenti, e, si era mostrato fiducioso sul fatto che i suoi giocatori potessero tornare ad usufruire delle strutture della società. “Se devono correre da soli nei parchi, è meglio che lo facciano nei nostri centri sportivi. Sono in casa […]

INZAGHI BENEVENTO – Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, freme per riprendere il più presto possibile gli allenamenti, e, si era mostrato fiducioso sul fatto che i suoi giocatori potessero tornare ad usufruire delle strutture della società. “Se devono correre da soli nei parchi, è meglio che lo facciano nei nostri centri sportivi. Sono in casa da 60 giorni, diventa complicato mantenere una certa condizione”. Il club ha però deciso di aspettare decisioni chiare da parte delle istituzioni.

“Porte chiuse? Non avere i tifosi – dice Inzaghi al Corriere dello Sport- è negativo sotto tutti i punti di vista. Questo non è calcio, ma se è il prezzo da pagare per riprendere noi siamo pronti. Il fatto è che abbiamo già giocato 28 partite, si deve far di tutto per terminare il campionato. Certo, se il Governo dovesse dire che non si può riprendere per motivi di salute, saremmo i primi a lasciar perdere. Soluzione in caso di mancata ripresa? Se cristallizzano la classifica credo che non ci siano dubbi sulla nostra promozione. Ma se facessero salire le prime due, la terza andrebbe in tribunale, un effetto domino che non avrà mai fine. Per questo vogliamo terminare il campionato, magari anche ad agosto, condizioni sanitarie permettendo. Il calcio non è solo la A: penso a tutti i calciatori delle categorie minori, dove gli stipendi servono a sopravvivere, avranno tanti problemi se non si riprende. Mi piace però inviare un messaggio di fiducia a tutti: ora se vai in giro la gente si allontana, ma la vita vera è fatta di abbracci, di relazioni sociali. Spero che presto torneremo a quelle abitudini, comprendendo meglio la fortuna che abbiamo”.