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20 Febbraio 2020

Benevento, Inzaghi: “Non abbiamo ancora fatto nulla ed a Chiavari sarà dura. Noi come l’Atalanta? Ci vuole tempo ma…”

BENEVENTO INZAGHI – Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, si è presentato in sala stampa per introdurre la trasferta di Chiavari che vedrà i sanniti sfidare i padroni di casa della Virtus Entella nel prossimo weekend. Di seguito le dichiarazioni del coach piacentino da OttoPagine.it: “Per fortuna abbiamo due giocatori in più. Per gli infortunati Tuia […]

BENEVENTO INZAGHI – Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, si è presentato in sala stampa per introdurre la trasferta di Chiavari che vedrà i sanniti sfidare i padroni di casa della Virtus Entella nel prossimo weekend. Di seguito le dichiarazioni del coach piacentino da OttoPagine.it:

“Per fortuna abbiamo due giocatori in più. Per gli infortunati Tuia e Tello sono pronti. Abbiamo deciso insieme al dottore che è inutile rischiarli dopo il problema al polpaccio. Ho preferito rimandare tutto a lunedì, soprattutto perché giochiamo sul sintetico. Visto che andremo incontro a tre partite in una settimana abbiamo bisogno di tutta la rosa. Sono guariti, così come Kragl. Penso sia fondamentale passare questa partita che sarà molto complicata. Non abbiamo scuse perché sappiamo ciò che ci aspetterà. Non mi piace giocare su questi campi perché c’è un altro tipo di calcio. Dovremo essere bravi ad adattarci subito. Loro sono una squadra forte, hanno un ruolino di marcia incredibile in casa, quasi come il nostro. Siamo pronti, abbiamo a portata di mano un ulteriore record come quello dell’Ascoli della stagione 77/78”. 

“La società ha già dimostrato di essere molto organizzata. Pensiamo a quello che dobbiamo fare. Ancora non è stato fatto nulla. Già sabato non mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra. Sabato preso gol da polli. Quella di sabato gara complicata, visto che tutte fanno la partita della vita dovremo essere pronti”. 

“Modulo? Me li devono togliere loro. Non è facile tenere fuori Improta. Se gioca lui scendiamo in campo con il 4-4-2, modulo con il quale siamo più efficaci in avanti. Cercherò di capire quale sia il sistema di gioco migliore. E’ chiaro che Improta dopo la grande gara contro il Pordenone merita di avere continuità”. 

“Mio fratello Simone? Quello che penso di lui lo sanno tutti. Non mi sorprende ciò che sta facendo, ma penso che la vittoria dello scudetto sarebbe un miracolo. Sulla carta, come rosa, Juve e Inter sono più forti. E’ chiaro che la Lazio aveva un grande obiettivo, come quello di vincere la Supercoppa e l’ha raggiunto, così come quello della conquista di un posto in Champions. Per quanto riguarda lo scudetto, sognare non costa nulla ma penso che non verrà dimenticato quanto fatto se non dovesse arrivare. Da Simone c’è solo da imparare, è uno dei tecnici migliori d’Europa. E’ un grande allenatore di campo e oggi serve molto questo aspetto, insieme a essere capace di gestire gli uomini. Ha un ottimo staff che lo aiuta molto, come a me. Al di là della fratellanza, penso che sia molto importante per il calcio italiano”. 

“Noi come l’Atalanta? Per arrivare a quel livello ci vorrà del tempo, però una cosa che ci accomuna è relativa ai due presidenti. Amano questo lavoro e capiscono di calcio, per cui abbiamo una grande base. Vigorito si è circondato di persone giuste, come Foggia, ma al di là di questo si parla poco delle persone che sono molto importanti. Diventare l’Atalanta sarebbe bello, ma bisogna rimanere con i piedi a terra. Ci saranno momenti più difficili. E’ giusto godersi ciò che stiamo facendo perché probabilmente non lo rivedremo più. Sono contento che si parlerà di noi tra tanti anni, ma cerchiamo di capire che sarà tutto più complicato e bisognerà lottare come fatto dal primo giorno di ritiro a Pinzolo. C’è dietro un grande lavoro della società e di questi ragazzi che fino a questo momento sono stati fantastici. Se proprio devo dire un obiettivo è quello di raggiungere la serie di risultati utili consecutivi di mio fratello che è fermo a diciannove”. 

“I nostri tifosi non ci hanno mai lasciati soli, quindi ci hanno fatto sentire anche a casa. Ci mancano tre vittorie per raggiungere il record della B delle dieci vittorie esterne.Questa è una partita molto insidiosa, la peggiore che potesse capitarci ma abbiamo tutte le carte in regolare per vincere”. 

“Dispiace per Vokic. Penso che possa diventare come Ilicic, sempre con le dovute proporzioni. Lo aspettiamo, mi auguro che guarisca presto. Cercheremo di farlo giocare nel modo giusto, il suo ruolo ideale è dietro le punte e cercherò di farlo giocare lì. Ci sono altri giovani molto interessanti come Rillo, Pastina e Basit. I giovani devono guadagnarsi l’esordio con l’impegno quotidiano, non regalo nulla. Di Serio è stato molto bravo contro il Pordenone”.