Benevento, Inzaghi: “Speriamo che il pallone ci porti serenità. Riprendere è una gioia”
INZAGHI BENEVENTO – Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, ha parlato alle colonne della Gazzetta dello Sport, toccando svariati temi, in primis la ripresa del calcio: «Grande gioia ed emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità. Nel periodo peggiore, quando ogni giorno c’erano tantissimi morti, nessuno aveva voglia di calcio: l’unica esigenza era pregare e […]
INZAGHI BENEVENTO – Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, ha parlato alle colonne della Gazzetta dello Sport, toccando svariati temi, in primis la ripresa del calcio:
«Grande gioia ed emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità. Nel periodo peggiore, quando ogni giorno c’erano tantissimi morti, nessuno aveva voglia di calcio: l’unica esigenza era pregare e sperare. Mi auguro che questa drammatica esperienza serva per far tornare tutti sulla terra anche nel nostro mondo, ridimensionando certe cifre assurde: è il momento di resettare e rendere tutto più umano e normale. Adesso comunque non vedo l’ora di accendere la tv e guardare Juve-Milan. Cinque cambi? No, stravolgono troppo. Però adesso sono utili per ridurre il rischio di infortuni, che comunque ci saranno come dimostra la Bundesliga. In ogni caso l’aspetto fisico conterà tanto, gli ultimi minuti saranno determinanti più del solito, ma alla fine la qualità verrà sempre a galla. Porte chiuse? Sono una sofferenza però in questo momento bisogna sapersi accontentare. È già bello che si possa giocare. Sono anche sicuro che si troverà una soluzione per riaprire parzialmente gli stadi così come si è trovata per parchi acquatici, discoteche, teatri e cinema. Sarebbe un bel segnale per la gente. Da allenatore cosa la incuriosisce e cosa la preoccupa? Mi incuriosisce la condizione delle squadre. In Bundesliga ho visto i giocatori contratti nelle prime partite, ma poi hanno trovato il ritmo. Mi preoccupa lo stato di salute dei miei giocatori, però vedo un entusiasmo incredibile. Per fortuna il Benevento è vicino al traguardo, quindi ho lavorato molto a livello mentale più che fisico. Non so come ripartiremo, ma saremo tutti sulla stessa barca e quindi nessuno potrà lamentarsi. A quale record già battuto o da battere con il Benevento tiene di più? Il record più bello sono la serietà,
l’impegno e la dedizione che i miei giocatori hanno sempre mostrato nel corso della stagione e che ci hanno consentito di vincere tantissimo. Avevo un debito di riconoscenza con il presidente Vigorito e con il ds Foggia, sono molto contento per loro e per i tifosi che mi hanno accolto benissimo. Poi, se guardiamo al campo, è bello vedere che tra A e B dei più grandi campionati europei nessuno ha preso meno gol di noi: siamo davanti a Real e Liverpool. E dopo 28 giornate abbiamo fatto più punti della Juve di Deschamps. Adesso abbiamo nel mirino qualche altro primato, vedremo cosa riusciremo a fare».