13 Ottobre 2016

BENEVENTO, E’ L’ORA DI RIPARTIRE

E’ arrivata, nel momento forse più esaltante della stagione. Inesorabile e lenta è arrivata la prima sconfitta stagionale del Benevento. In un contesto che poteva preannunciare un grande trionfo o una pericolosa scivolata. Derby all’Arechi, nella tana di una Salernitana partita non benissimo, con 2mila tifosi della “Strega” al seguito della squadra di mister Baroni. […]

E’ arrivata, nel momento forse più esaltante della stagione. Inesorabile e lenta è arrivata la prima sconfitta stagionale del Benevento. In un contesto che poteva preannunciare un grande trionfo o una pericolosa scivolata. Derby all’Arechi, nella tana di una Salernitana partita non benissimo, con 2mila tifosi della “Strega” al seguito della squadra di mister Baroni. In una domenica dal sapore di Serie A, nel primo tempo si è consumato il dramma sportivo della squadra sannita. Black out totale, come testimoniato dai due gol presi da calcio d’angolo in rapida successione, casistica mai registrata nei precedenti match. Forse la tensione, forse la stanchezza hanno giocato un brutto scherzo ai giallorossi, i quali, nonostante tutto nella seconda frazione di gioco hanno reagito,  giocando 45′ confusi ma da squadra con grande carattere, segnando il punto del 2-1 solo allo scadere con capitan Lucioni, l’ultimo ad arrendersi. Davanti ai microfoni la squadra ha mostrato lucidità, mostrando grande voglia di ripartire e comunque sorridendo davanti una classifica, che nonostante la sconfitta di domenica, resta sempre eccellente e a tratti inaspettata. In ultima istanza anche una nota statistica di non poco conto. Domenica il Benevento ha interrotto una striscia positiva di 25 risultati consecutivi senza sconfitta. Considerando il salto di categoria e il cambio tecnico operato in estate, anche questo rappresenta motivo di soddisfazione.

Ora Baroni ed i suoi ragazzi sono chiamati alla prima reazione stagionale, rialzarsi dopo una caduta che va analizzata ma non ovviamente drammatizzata. La condizione fisica della squadra appare buona, altrimenti un finale del genere su quel campo pesante sarebbe stata impossibile e se qualche pedina ha oggettivamente bisogno di tirare un po’ il fiato d’altro canto emerge chiaramente un Cissè in netto crescendo e i vari Pezzi, Gyamfi e Pajac che in qualche modo possono dare una grande mano, unita al rientro degli infortunati, primo fra tutti il Falco devastante di inizio stagione.

Certo, il calendario non dà quella che si può propriamente chiamare una mano. Sabato si va di nuovo in trasferta, stavolta a Chiavari, per affrontare l’Entella ed in pratica è un viaggio agli antipodi: da uno stadio maestoso come l’Arechi con una cornice di pubblico numerosa e rumorosa, si va in uno stadio civettuolo, dove in campo si sente il respiro dei tifosi.  Eppure in questo contesto”english” l’Entella si trasforma e da pecorella smarrita in versione trasferta  diventa una squadra da Diavoli Neri, come sono ribattezzati dai loro  tifosi i calciatori biancocelesti. Per dirla tutta quest’anno a Chiavari hanno perso tutti, ad eccezione del Pisa che ha portato via un punticino, mentre l’anno scorso lì hanno vinto solo Cagliari e Crotone, che sono le due squadre salite direttamente in A lo scorso anno. Un avviso ai naviganti chiaro ed esplicito, ci vorrà un Benevento al 100% per mettersi alle spalle il flop dell’Arechi e ripartire.