13 Novembre 2018

IL PUNTO SULLE CAMPANE – Benevento involuto, Salernitana brutta, ma vincente

BENEVENTO SALERNITANA – Solito appuntamento con l’editoriale “Il punto sulle campane” per analizzare l’ultimo turno di Benevento e Salernitana. I giallorossi sono in piena crisi di identità, pareggiano 2-2 a Carpi, facendosi rimontare nel finale, e scivolano all’ultimo piazzamento play off. Solo un incidente di percorso la sconfitta di Venezia per i granata che battono […]

BENEVENTO SALERNITANA – Solito appuntamento con l’editoriale “Il punto sulle campane” per analizzare l’ultimo turno di Benevento e Salernitana. I giallorossi sono in piena crisi di identità, pareggiano 2-2 a Carpi, facendosi rimontare nel finale, e scivolano all’ultimo piazzamento play off. Solo un incidente di percorso la sconfitta di Venezia per i granata che battono lo Spezia e sono terzi.

Un pareggio col sapore di sconfitta. Il punto di Carpi è amaro, amarissimo per il Benevento. La squadra di Bucchi gioca e si difende bene, crea e passa in vantaggio due volte, con l’ex Letizia al 54’ e Coda su rigore al 70’, e potrebbe segnare ancora. Ma poi? Poi, come troppo spesso accaduto in questa stagione, i giallorossi non archiviano la pratica, calano fisicamente e mentalmente e subiscono la rimonta dei padroni di casa con Concas all’85’ e Vano al 93’. Ci si mette anche la sfortuna con il problema ad inizio partita di Costa, sostituito da Di Chiara che, a sua volta, deve far spazio al giovanissimo Sparandeo a fine primo tempo. Non sembra più un problema di modulo (sabato il Benevento ha giocato col 3-5-2) o di uomini (i giallorossi come rosa sono tra le top del torneo), ma di continuità, di solidità difensiva, equilibrio, autostima, fiducia e capacità di imparare dai propri errori. Fa strano che una squadra con gente del calibro di Maggio, Nocerino, Viola, Coda, per citarne solo alcuni, non riesca a rimediare a questi problemi. Positivo l’esordio di Montipò, Letizia fa bella figura nella sua vecchia casa, Asencio dialoga bene con Coda, l’ex Salernitana è ormai l’unica certezza. Ora niente riposo per i sanniti, ma c’è il recupero con lo Spezia che potrebbe essere decisivo per la panchina di Cristian Bucchi. Squadra in ritiro in Veneto da mercoledì, il tecnico romano deve valutare le condizioni di Maggio, Improta, Costa, Di Chiara, Letizia e Nocerino; sicure le assenze dei lungodegenti Tuia e Del Pinto e dello squalificato Tello. Tre punti per arrampicarsi fino alla terza piazza e puntellare la panchina: al Picco a caccia di certezze, i giallorossi non hanno più alternative.

Archiviata la negativa trasferta lagunare, torna a sorridere la Salernitana di Stefano Colantuono e a farne le spese è lo Spezia. Nel fortino dell’Arechi è sufficiente Bocalon al 15’ per portare a casa i tre punti col minimo sforzo. Si difendono bene i granata, grazie anche alla superiorità numerica per il rosso a Bartolomei, rischiando di capitolare solo su una magistrale punizione di Galabinov al 75’, ma dove non ci arriva Micai c’è il palo. Bene una prima frazione di controllo, un po’ meno la ripresa, dove i granata si abbassano, lasciando campo ai liguri, e fanno fatica a ripartire e costruire. Insomma il gioco latita, ma la difesa granitica, i colpi dei singoli e un po’ di sane fortuna e concretezza mandano in orbita la squadra. Nella quarta vittoria consecutiva tra le mura amiche spicca la prestazione maiuscola del terzetto difensivo Migliorini-Mantovani-Gigliotti, Mazzarani è frizzante e in palla e Bocalon è la solita certezza in fase realizzativa, l’ex Alessandria aiuta molto anche in fase di non possesso. Casasola e Vitale si dedicano più a difendere che a spingere, Castiglia è ancora sottotono, poi c’è il solito preoccupante Jallow, impreciso e impalpabile. Ora ci saranno addirittura tre settimane di stop per la Salernitana, con la sosta per le nazionali e il turno di riposo, occasione questa per recuperare energie, migliorare la condizione fisica e, perché no, anche la qualità del gioco. Il ritorno in campo ci sarà il primo dicembre al Tombolato di Cittadella, con il ritorno a disposizione dei vari Schiavi, Perticone, Odjer, Akpa Akpro e Di Gennaro.