IL PUNTO SULLE CAMPANE – Il Benevento esce indenne dalla battaglia, Pazzini condanna la Salernitana
BENEVENTO SALERNITANA – Il Benevento pareggia 1-1 nella battaglia dello Zaccheria di Foggia e viene superato in classifica dal Pescara, scivolando al quarto posto. Salernitana sconfitta di misura a Verona, ma sempre a meno due dai playoff. Due punti persi, più che un punto guadagnato. I giallorossi assaporano la vittoria grazie al solito Coda al 75’(quota […]
BENEVENTO SALERNITANA – Il Benevento pareggia 1-1 nella battaglia dello Zaccheria di Foggia e viene superato in classifica dal Pescara, scivolando al quarto posto. Salernitana sconfitta di misura a Verona, ma sempre a meno due dai playoff.
Due punti persi, più che un punto guadagnato. I giallorossi assaporano la vittoria grazie al solito Coda al 75’(quota 12 in stagione), non sfruttano la superiorità numerica per il rosso a Gerbo, per chiudere la partita; all’81’ arriva il pareggio di Kragl su punizione (tedesco in gol anche all’andata sempre su calcio piazzato) che costa anche la fine dell’imbattibilità di tre partite a Montipò. Il tutto in un ambiente sicuramente non agevole: un catino infernale, sia in campo che sugli spalti, l’impianto pugliese per una sfida storicamente sentitissima sia da lato pugliese che sannita. Non una delle migliori prestazioni stagionali della squadra di Bucchi, sterile nel possesso palla, inconsistente sugli esterni, con un centrocampo forse non ben assortito, ben messa in difesa (nonostante le assenze di Antei e Volta), ma a volte disattenta. La Strega è presuntuosa e (stavolta) poco cinica, dovendosi accontentare di un pareggio, per inanellare il nono risultato utile consecutivo. Martedì si torna subito in campo: alle 18 al Vigorito arriva il Pescara. Contro gli abruzzesi che, grazie alla vittoria contro il Padova, hanno superato proprio il Benevento in classifica, non ci saranno gli infortunati Antei e Di Chiara e lo squalificato Improta; Volta ancora in dubbio, Viola e Tello potrebbero trovare spazio dal primo minuto, Maggio e Gyamfi si giocano la titolarità sulla fascia mancina. Bucchi e i suoi rivogliono il terzo posto.
Un episodio e nulla più. Va categorizzata così la vittoria di Ascoli per la Salernitana che cade ancora, anche fuori casa, dove finora il rendimento era stato positivo. Al Verona basta il gol di Pazzini al 70’ per regolare i granata. A dirla tutta la squadra di Gregucci fa spesso e volentieri la partita, risultando aggressiva, ma sbagliando l’ultimo passaggio; il tecnico di San Giorgio Ionico inoltre non sembra lucidissimo nella scelta delle sostituzioni. L’inserimento di Djavan Anderson al posto di Jallow ha avuto l’effetto di togliere profondità e far abbassare il baricentro. Col passare dei minuti il cavalluccio finisce poi per andare in debito di ossigeno e sfilacciarsi tra i reparti, il che comporta errori tecnici e scelte sbagliate; aggiungiamoci un rigore non dato per fallo su Djavan Anderson e un mancato secondo giallo a Zaccagni. Alla Salernitana sembra comunque mancare un po’ di coraggio e di convinzione e consapevolezza nei propri mezzi, per agire meno in relazione all’avversario. Dopo due trasferte si ritorna all’Arechi per il turno infrasettimanale. In casa i granata non vincono da ben due mesi, dall’1-0 al Foggia del 23 dicembre (esordio per Angelo Gregucci sulla panchina). La Cremonese, sconfitta in casa dall’Ascoli sabato, potrebbe essere l’occasione giusta, ma anche l’insidia; i grigiorossi non hanno mai vinto lontano dalla Lombardia in campionato. Contro la squadra di Rastelli mancheranno Casasola (espulso al Bentegodi) e gli infortunati Perticone, Bernardini, Akpa Akpro, Di Gennaro, Rosina, Vuletich e Mantovani. In chiave formazione Pucino giocherà nei tre di dietro insieme a Gigliotti e Migliorini, Djavan Anderson sarà impiegato sull’out di destra, potrebbero rivedersi Odjer in mediana e Djuric in attacco, per far rifiatare Minala e Calaiò, André Anderson-Jallow sarà il tandem di trequartisti. Obiettivo? Tornare a sorridere all’Arechi e agganciare il treno playoff.