5 Marzo 2019

IL PUNTO SULLE CAMPANE – Il Benevento finisce la benzina a Livorno, la Salernitana non scende dall’altalena

BENEVENTO SALERNITANA – Tonfo del Benevento sconfitto 2-0 a Livorno e superato in classifica dal Pescara; fallito l’avvicinamento al Brescia primo. Giallorossi ora quarti con 43 punti. La Salernitana manca l’aggancio al treno playoff: granata sconfitti malamente 3-1 al Curi di Perugia, sono dieci i KO in campionato. Un Benevento irriconoscibile quello sceso in campo ieri sera […]

BENEVENTO SALERNITANA – Tonfo del Benevento sconfitto 2-0 a Livorno e superato in classifica dal Pescara; fallito l’avvicinamento al Brescia primo. Giallorossi ora quarti con 43 punti. La Salernitana manca l’aggancio al treno playoff: granata sconfitti malamente 3-1 al Curi di Perugia, sono dieci i KO in campionato.

Un Benevento irriconoscibile quello sceso in campo ieri sera al Picchi di Livorno. Si ferma la striscia di dieci risultati utili consecutivi dei sanniti che, dopo un inizio partita convincente spariscono dal campo, finendo in balìa di una squadra, quella di Breda, aggressiva, attenta e determinata, fresca e sempre pronta al pressing, e di un Diamanti scatenato, in gol al 20’ con un gran sinistro da fuori e decisivo con l’assist al 31’ a Gonnelli per il raddoppio. I giallorossi peccano in lucidità e attenzione e si mostrano poco tonici fisicamente, senza organizzazione di gioco, imprecisi, anche nei più semplici appoggi, e compassati, chiudendo la partita in inferiorità numerica (secondo giallo a Maggio). L’undici di Cristian Bucchi è sterile in attacco e mai pericoloso sulle corsie esterne, tende a giocare spesso palla lunga, il centrocampo è in totale sbando e la difesa ballerina. La colpa del tecnico può essere quella di non aver effettuato turnover: tra i singoli si salva il solo Tuia. Il Benevento rimarrà in ritiro per preparare un’altra trasferta, quella di Cremona, contro una squadra riposata dal turno di stop e a caccia di una vittoria che manca da ben sei partite. Rastelli deve tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona playout, per salvare la panchina. Domenica alle 15 Cremonese-Benevento avrà un doppio sapore: quello della rinascita e del riscatto.

Continua il campionato altalenante della Salernitana. Dopo la vittoria nel turno infrasettimanale contro la Cremonese, la squadra di Gregucci cade a Perugia sotto i colpi di Verre, Sadiq e Han; utile solo per le statistiche il gol di Casasola (il difensore è il bomber granata con 6 reti), non basta ai campani la superiorità numerica per il rosso rimediato da Sadiq ad inizio ripresa, per agguantare quantomeno un pareggio. Tanti gli errori commessi, soprattutto nel primo tempo, a causa dei quali il cavalluccio marino compromette il risultato; a mancare è anche il carattere. Per il resto la solita difesa di burro e incapacità di proporre trame e idee di gioco, neanche il fisico supporta i granata che non calciano praticamente mai in porta, a confermare i limiti del reparto offensivo, e soffrono tanto sulle corsie esterne. Da salvare le prestazioni dei soli Casasola e Pucino. Gregucci ha la colpa di non sapere leggere il match, per porre rimedio e magari sfruttare l’uomo in più e mettere da parte l’atteggiamento rinunciatario. Con il tecnico pugliese la Salernitana fatica a trovare continuità e toppa le partite che possono dare una svolta al cammino stagionale. Un cammino non ancora compromesso, dati i soli tre punti di ritardo dallo Spezia, e che potrebbe ripartire domenica alle 21 all’Arechi, Crotone permettendo, per non arrivare a maggio senza nulla da chiedere a questo campionato.