IL PUNTO SULLE CAMPANE – Benevento col mirino sul Venezia, Salernitana in cerca di identità
BENEVENTO SALERNITANA – Primo appuntamento, in programma ogni mercoledì, con l’editoriale “Il punto sulle campane”, focus dedicato a Benevento e Salernitana. Dopo il 3-3 casalingo dell’esordio contro il Lecce, il Benevento di mister Bucchi ha osservato il turno di riposo in questa seconda giornata. L’ex tecnico del Perugia sfrutterà la sosta per preparare la trasferta […]
BENEVENTO SALERNITANA – Primo appuntamento, in programma ogni mercoledì, con l’editoriale “Il punto sulle campane”, focus dedicato a Benevento e Salernitana. Dopo il 3-3 casalingo dell’esordio contro il Lecce, il Benevento di mister Bucchi ha osservato il turno di riposo in questa seconda giornata. L’ex tecnico del Perugia sfrutterà la sosta per preparare la trasferta di Venezia, in programma venerdì 14 alle 21. I lagunari sono reduci dall’esordio vincente contro lo Spezia e dalla sconfitta esterna nel derby contro il Padova. Ci soffermeremo quindi sulla Salernitana che, dopo lo 0-0 del primo turno contro il Palermo, ha fatto visita proprio al Lecce, strappando in extremis un punto al Via Del Mare (2-2).
Primo tempo impalpabile dei granata, ripresa più coraggiosa e propositiva. La squadra di Colantuono subisce il gol di Mancosu, dopo cinque minuti dal fischio di inizio, e non riesce a prendere campo e uscire dalla propria area di rigore. Ci prova solo Di Gennaro, con un paio di timidi tentativi da fuori area. Nella seconda frazione, complice anche il calo dei padroni di casa, i campani prendono il comando delle operazioni. Le sostituzioni si rivelano azzeccate: Bocalon è l’uomo della provvidenza, gol dell’1-1 e partecipazione decisiva per il pari di Castiglia al 91’. “Purtroppo abbiamo preso il 2-1 nel nostro momento migliore, eravamo padroni del campo”, così Colantuono nel post gara, ma i granata hanno dimostrato carattere e personalità da vendere nei momenti negativi. Da rivedere Migliorini, poco sicuro, Vitale e Casasola, imprecisi, Jallow, avulso, poco pericoloso e lontano dalla manovra, e Djuric, solo fisico. Promossi Micai, presente quando chiamato in causa, Akpa Akpro, l’ex Tolosa offre corsa, costruzione e interdizione, Di Gennaro, pericoloso da fuori e decisivo con l’assist per l’1-1, Di Tacchio, l’ex Avellino ha dato segnali di crescita, e ovviamente Castiglia e Bocalon. Ora la pausa servirà al tecnico di Anzio per migliorare condizione fisica e meccanismi di squadra, meditando magari anche su un cambio modulo. L’impressione è che la crescita dello stato di forma di molti giocatori possa aumentare la qualità del gioco e la pericolosità offensiva di questa squadra. Alla ripresa il test sarà importante: all’Arechi arriverà il sorprendente Padova di Bisoli, reduce da quattro punti in due derby (Verona e Venezia).