IL PUNTO SULLE CAMPANE – Il campo in secondo piano, TFN e Consiglio di Lega sconvolgono la classifica: Benevento terzo, Salernitana salva… per ora
BENEVENTO SALERNITANA – Chiusura in bellezza per il Benevento, espugnato il Rigamonti della capolista e promossa Brescia. Parte il countdown playoff. Quinto ko di fila per la Salernitana a Pescara. Giallorossi e granata erano rispettivamente destinati al quarto posto, con accesso dalle semifinali playoff, e playout contro il Venezia, ma ieri TFN e consiglio di […]
BENEVENTO SALERNITANA – Chiusura in bellezza per il Benevento, espugnato il Rigamonti della capolista e promossa Brescia. Parte il countdown playoff. Quinto ko di fila per la Salernitana a Pescara. Giallorossi e granata erano rispettivamente destinati al quarto posto, con accesso dalle semifinali playoff, e playout contro il Venezia, ma ieri TFN e consiglio di Lega B hanno sconvolto la classifica. Con la decisione della retrocessione del Palermo per illecito amministrativo insieme a Carpi, Padova e Foggia, i giallorossi sono saliti al terzo posto in classifica, con il Perugia ammesso ai playoff come ottava; annullato il playout tra i lagunari e il cavalluccio.
Una sfida senza pressioni e obiettivi quella tra Brescia e Benevento, con le rondinelle già in massima serie e la strega già sicura di un posto nella post season. Gol, emozioni, zero tatticismi e spettacolo al Rigamonti. L’autorete di Di Chiara porta avanti i padroni di casa, poi arriva il pari di Armenteros, il 2-1 di Bisoli, il 2-2 di Insigne e il gol decisivo ancora di Armenteros. La vittoria fa morale e proietta i sanniti a quota 60 punti, con 27 conquistati in trasferta; le 10 sconfitte casalinghe hanno minato la corsa alla promozione diretta. Prestazione convincente quella dei giallorossi che si mostrano aggressivi, in palla fisicamente e capaci di recuperare il risultato. La manovra è discreta, ma, data la spensieratezza, i singoli commettono molte leggerezze. Bucchi gestisce le energie, dà spazio a chi ha giocato meno, preservando i due diffidati Caldirola e Coda; squadra ordinata, organizzata e sempre propensa ad attaccare. Le seconde linee non lo deludono: il veterano Gori (39 anni) si toglie la soddisfazione di parare il rigore di Donnarumma e Vokic giostra bene dietro le punte e a centrocampo, mettendo sulla testa di Armenteros la palla dell’1-1. Letizia sta riprendendo la forma, spinge e crossa tanto, ottima prova dei due centrali Antei e Volta contro attaccanti del calibro di Torregrossa e Donnarumma, prestazione di sostanza di Tello, Insigne segna ed è sempre vivo e pericoloso, Armenteros si inventa un supergol, ci mette fisico e sicurezza nei propri mezzi, geniale nelle giocate, gestisce bene il pallone, sempre punto di riferimento per i compagni, insomma incontenibile. Ora parte il conto alla rovescia per i playoff: gli stregoni, saliti al terzo posto dopo la retrocessione del Palermo, saranno di scena dalle semifinali dove affronteranno fuori casa, il 21 maggio, la vincente di Spezia-Cittadella (inizialmente doveva essere tra Cittadella e Pescara), con il vantaggio quindi del return match tra le mura amiche. Il cambio di posizione offre la possibilità di non vincere, con quattro pareggi infatti il Benevento sarebbe promosso. Cristian Bucchi sembra aver trovato equilibrio con il 4-3-1-2, ma dovrà lavorare sulla fase difensiva e sulla tenuta mentale nei novanta minuti. A far sorridere è anche la condizione atletica, poi con un Coda riposato e tirato a lucido e l’entusiasmo del pubblico provare a ritornare in massima serie a distanza di due anni non sembra utopìa.
Vittoria e nulla altro, per non fare troppi calcoli. Questo serve alla Salernitana all’Adriatico di Pescara per mantenere la cadetteria. Il delfino però vince 2-0 con i gol di Bettella al 78’ e Ciofani al 91’, condannando i granata ai playout, in virtù anche del pari del Livorno a Padova. La squadra di Menichini è fisicamente non brillante, sfilacciata, spenta e lenta nel far girare palla e verticalizzare, senza riuscire a dare ritmo e ovviamente inoffensiva. Il tecnico toscano ha avuto pochissimo giorni per lavorare, provando a schierare una squadra più coraggiosa, ma i suoi vanno fuori giri. Micai è incerto nelle uscite, la difesa è fragile, Di Tacchio e Odjer provano invano a tirare la carretta, i due esterni Djavan Anderson e Jallow non pungono, André Anderson non illumina, Djuric sgomita, ma è troppo solo. Ad evitare la doppia sfida contro il Venezia negli spareggi arriva la decisione di TFN e Lega B di retrocedere il Palermo in C e non fare disputare i playout. Salernitana quindi salva almeno fino a venerdì, quando arriverà la decisione del CONI sull’eventuale restituzione del punto al Foggia, uno scenario che se si verificherebbe vedrebbe i satanelli a pari punti con i granata che finirebbero nel baratro della C per gli scontri diretti a sfavore. Per il momento la categoria è stata salvata, ma non sul campo, dove onestamente l’ippocampo non lo avrebbe meritato dopo una stagione scellerata.