Livorno, così non va: Breda, serve più coraggio
LIVORNO – È crisi in casa Livorno. La vittoria nel derby con il Pisa di sabato scorso è stata solamente un fuoco di paglia: a Cittadella, nel turno infrasettimanale, è arrivato un nuovo, doloroso ko. Gli amaranto, malgrado una rosa con un buon potenziale, navigano al penultimo posto della classifica, con ben sette sconfitte nelle […]
LIVORNO – È crisi in casa Livorno. La vittoria nel derby con il Pisa di sabato scorso è stata solamente un fuoco di paglia: a Cittadella, nel turno infrasettimanale, è arrivato un nuovo, doloroso ko. Gli amaranto, malgrado una rosa con un buon potenziale, navigano al penultimo posto della classifica, con ben sette sconfitte nelle prime dieci gare: un ruolino di marcia impietoso, che sta spazientendo la tifoseria. Ecco così che la panchina di mister Breda, per qualche ora rinsaldatasi dopo il successo con il Pisa, è tornata a traballare: la prossima gara, in casa con la Juve Stabia, potrebbe già essere decisiva.
Ma quali sono le colpe del tecnico? Innanzitutto quella di non aver trasmesso sicurezza alla squadra: il Livorno ha perso numerosissimi punti nei minuti finali, un dato che non può più essere valutato come frutto del caso. È chiaro che, a livello di personalità e tenuta mentale, qualcosa manchi. Poi c’è anche un discorso tattico: gli amaranto, con il 3-4-3, hanno fatto benissimo per quattro partite, durante le quali sono arrivate la vittoria con il Pordenone, lo sfortunato pareggio di Cosenza e le rocambolesche sconfitte con Salernitana e Chievo, frutto di grossolani errori individuali all’interno di gare ben giocate. Poi però Breda, probabilmente impaurito dalla classifica, ha deciso di tornare ad abbottonarsi, con un atteggiamento eccessivamente prudente emerso nei match di Frosinone e, soprattutto, Cittadella, schierando un 3-5-2 con il quale il Livorno, già dallo scorso anno, non ha praticamente mai segnato.
Scelte che vanno controcorrente con quello che è il maggior punto di forza degli amaranto: le corsie esterne d’attacco. Il Livorno può infatti disporre di un Marsura (assente per squalifica con Frosinone e Pisa) e di un Marras in stato di grazia, giocatori capaci di creare costantemente scompiglio nelle retroguardie avversarie: ed è questo il valore che gli amaranto dovrebbero sfruttare, cercando di pungere invece di limitarsi solamente a difendere, a maggior ragione visto che, prima o poi, i toscani un gol lo subiscono sempre. Assistere ad una indecifrabile staffetta tra i due come avvenuto a Cittadella ha lasciato a dir poco perplessi. Mister Breda, serve più coraggio.