ESCLUSIVA PSB – Brescia-Cremonese, il doppio ex Campolonghi: “Mi aspetto una gara combattuta tra due grandi squadre. Su Pippo Inzaghi…”
CAMPOLONGHI BRESCIA CREMONESE – In vista del big match tra Brescia e Cremonese, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva Marcello Campolonghi, ex attaccante delle due compagini. Ecco le sue parole. Al “Rigamonti” andrà in scena un derby lombardo d’alta quota tra il Brescia quarto e la Cremonese seconda. Che ricordi ha delle esperienze trascorse […]
CAMPOLONGHI BRESCIA CREMONESE – In vista del big match tra Brescia e Cremonese, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva Marcello Campolonghi, ex attaccante delle due compagini. Ecco le sue parole.
Al “Rigamonti” andrà in scena un derby lombardo d’alta quota tra il Brescia quarto e la Cremonese seconda. Che ricordi ha delle esperienze trascorse con queste maglie? E che gara si aspetta?
«Si tratta di due piazze dove ho avuto la fortuna di giocare e in cui ho vinto due campionati. A Brescia ho vinto il campionato di B e siamo andati in A, mentre a Cremona ho vinto il campionato di C1 e siamo andati in B. Sicuramente Brescia mi è rimasta nel cuore, sono stato lì due anni; a Cremona, invece, ho trascorso solo sei mesi. In merito alla sfida di domani, credo che sarà una gran bella partita. Non riesco ad identificare un risultato, ma mi aspetto una gara combattuta da ambo i lati, in quanto sono due grandi squadre».
Lei è di Piacenza come Pippo Inzaghi, tecnico delle Rondinelle, quindi presumo che lo conosca di persona. Negli ultimi anni al Mister sono state rivolte molte critiche, alcune di queste ingenerose che gli hanno appiccicato addosso la scomoda etichetta di “grande per la B e inadatto per la A”. Cosa pensa al riguardo?
«Pippo lo conosco bene: abitiamo vicini, abbiam fatto le scuole insieme e abbiamo incominciato insieme a giocare, sia con lui che con Simone. Riguardo alle critiche, secondo me solo il tempo può tracciare una linea. Inzaghi allena da 5/6 anni, ha già vinto e quindi qualcosa ha dimostrato. La storia dice che ci son stati grandi allenatori come Lippi, esonerato a Cesena, che hanno avuto dei percorsi altalenanti però poi alla fine sono venuti fuori. Dunque, spero che Pippo possa avere un futuro roseo, come sta avendo Simone».
Rispetto a chi sostiene che un bomber “anziano” sia troppo in là con gli anni per reggere certi ritmi, e d’altro canto, un bomber giovane sia troppo acerbo per imporsi in determinati contesti, possiamo dire che la verità sta nel mezzo. Nello specifico, guardando ai reparti offensivi delle due compagini notiamo una buona dose di esperienza (es. Palacio, Ciofani) e gioventù (es. Tramoni, Vido). Da ex attaccante come giudica il lavoro delle due dirigenze in tal senso?
«A mio avviso, sia il Brescia che la Cremonese hanno operato benissimo sul mercato e quindi sulla scelta del reparto avanzato, facendo un mix perfetto. Un attaccante esperto ti garantisce appunto l’esperienza, la leadership, l’abitudine alla vittoria, mentre un attaccante giovane mette in campo fame, voglia di arrivare e freschezza atletica dettata dall’età».