Da Verona – Da sicuri partenti a possibili pilastri del nuovo Chievo di Zaffaroni: Canotto e Garritano ora potrebbero restare. E Semper…
CANOTTO GARRITANO PERMANENZA – Le grandi qualità messe in evidenza nel Chievo di Aglietti, associate alla vitale necessità del club clivense di battere cassa per far respirare il bilancio in un momento assai complicato sul piano economico-finanziario, sembrava potessero rappresentare delle condizioni certe per portare alla cessione di Garritano e Canotto, pilastri e leader tecnici […]
CANOTTO GARRITANO PERMANENZA – Le grandi qualità messe in evidenza nel Chievo di Aglietti, associate alla vitale necessità del club clivense di battere cassa per far respirare il bilancio in un momento assai complicato sul piano economico-finanziario, sembrava potessero rappresentare delle condizioni certe per portare alla cessione di Garritano e Canotto, pilastri e leader tecnici della compagine veneta e, per questo, profili maggiormente appetibili sul mercato. Tuttavia, con l’iscrizione al prossimo campionato cadetto oramai in cascina e l’avvento di un tecnico propositivo e molto preparato come Zaffaroni, la permanenza dei due gioielli dei Mussi Volanti pare, ora, tutt’altro che impensabile.
Lo riferisce L’Arena, specificando come Garritano non ha mai spinto davvero per andarsene, il Chievo non l’ha mai messo nella lista dei partenti, gli ammiratori di queste settimane non sono mai stati davvero convincenti. Chiaro che uno come lui piaccia a tutta l’altissima Serie B, Monza e Parma in primis oltre al Lecce, ma Giorgio De Giorgis non ha mai ricevuto finora vere proposte. Niente che valesse anche un minimo approfondimento. Motivo per cui non dovrà essere il Chievo a muovere per primo i fili. La Serie A nel frattempo è piuttosto timida. D’accordo il gradimento di Spezia e Venezia, ma nessuna delle due è andata oltre. Tutto in embrione, senza lo straccio di un vero appuntamento. E Garritano al Chievo sta benissimo.
Lo stesso sembrerebbe valere per Canotto, con la Cremonese che è sempre più defilata, la Salernitana lontanissima. Altro scenario congelato. E fino a fine agosto potrebbe anche rimanere tutto com’è.
Chiusura su Semper, altra pepita facente parte del patrimonio dei veneti: al di là delle effettive intenzioni di farlo uscire per assicurarsi una plusvalenza garantita magari qualche tempo fa ma certo non adesso. Con tutte queste ristrettezze e budget ovunque limitati cambiar marcia sarà una mezza impresa per molti. Un milione e mezzo per riscattarlo dalla Dinamo Zagabria, l’auspicio nei piani del Chievo di poterne ricavare minimo il doppio ma anche di più se solo si fosse innescato quel gioco ad incastri invece piuttosto farraginoso e che non ha mai davvero riguardato Semper. D’accordo il Genoa, l’Udinese e il Parma, ma alla fine il vento ha soffiato in altra direzione. Tutto bloccato, anche se qualche finestra all’estero potrebbe prima o poi aprirsi. Condizionale d’obbligo. Anche Semper non ha fretta, ancora oggi la più probabile delle cessioni ma senza l’assillo di giugno”.