Pisa-Benevento, Caserta: “Non ci culleremo sul vantaggio acquisito, sarebbe un errore”
CASERTA BENEVENTO PISA – Fabio Caserta, tecnico del Benevento, ha parlato alla vigilia del ritorno della semifinale playoff contro il Pisa, in programma domani alle ore 18:00 all’Arena Garibaldi. Queste – riprese da OttoPagine.it – le dichiarazioni del trainer calabrese: “La squadra sta bene. Sau e Farias sono fuori per problemi fisici. Abbiamo 24 ore […]
CASERTA BENEVENTO PISA – Fabio Caserta, tecnico del Benevento, ha parlato alla vigilia del ritorno della semifinale playoff contro il Pisa, in programma domani alle ore 18:00 all’Arena Garibaldi. Queste – riprese da OttoPagine.it – le dichiarazioni del trainer calabrese:
“La squadra sta bene. Sau e Farias sono fuori per problemi fisici. Abbiamo 24 ore di tempo per valutare bene i ragazzi che hanno lavorato al massimo. C’è bisogno di gente che sta bene soprattutto in queste gare. Petriccione è rientrato dopo essere stato fuori per febbre”.
Sul Pisa
“Non so come preparerà la partita. Non ci dobbiamo cullare sul risultato positivo. Loro partiranno forte, dovremo essere bravi ad affrontarli. Ci saranno delle difficoltà, ma dovremo essere pronti a superare le difficoltà. Non so con quale atteggiamento il Pisa scenderà in campo, ma dovremo fare meglio di loro. Ha molta qualità, altrimenti non avrebbe fatto un simile campionato. Alle spalle c’è un pubblico importantissimo. Cerca sempre di verticalizzare il prima possibile. Ci sono tanti punti di forza che cercheremo di limitare. E’ un’ottima squadra”.
“Le gare con Ascoli e Pisa sono state condizionate dalla squadra avversaria. Siamo stati bravi ad adattarci. Ad Ascoli volevamo fare la partita, ma spesso e volentieri sono gli avversari che ti condizionano il tipo di gara da fare. Dovremo essere bravi a saper leggere la gara. Sappiamo ciò che dobbiamo fare, ma per esempio ci aspettavamo un Pisa con un sistema di gioco diverso e questo cambia il piano gara. Non andiamo a difendere il risultato perché sarebbe un errore. Ci andiamo a giocare la nostra partita senza pensare al risultato dell’andata. Questo si può fare negli ultimi minuti, quando diventa inevitabile difendere il risultato. Dobbiamo preparare la gara sapendo la nostra forza, senza pensare alla partita d’andata”.
Sullo stato di salute dei suoi
“Dobbiamo essere bravi a valutare la condizione fisica. Qualcuno lo dobbiamo monitorare con maggiore attenzione, per esempio Glik che è reduce da un infortunio. E’ un calciatore abituato a giocare le partite ravvicinate. Sono valutazioni da fare con la massima serenità, aspettando fino all’ultimo perché tanto cambia anche a come stanno i ragazzi prima della partita. Le risposte sono positive da parte di tutti. Non abbiamo fatto nessun tipo di preparazione diversa in vista dei play off nel finale di campionato perché puntavamo alla promozione diretta. A Monza siamo scesi in campo senza numerosi titolari, non è stato facile. Non abbiamo fatto tabelle. La squadra ha pagato dal punto di vista mentale l’aver perso di vista l’obiettivo. Anche una corsa di cinquanta metri diventa pesante. Questo è l’unico problema che ha avuto la squadra nel momento più importante dell’anno. Allo stesso modo ho visto una squadra che si è ripresa. Quando si allena una squadra così forte non si possono fare tabelle: bastano un paio di partite sbagliate che rischi la panchina. Abbiamo sbagliato la partita decisiva, dovuta a tante cose. Forte? Ha dato la massima disponibilità a dare una mano alla squadra, ma non è in condizione per giocare dall’inizio. Sarebbe un rischio. Farias ha un problema al polpaccio. Mi aspetto che il dottore dia il via libera per poterlo autorizzare”.
“I ragazzi hanno avvertito la carica dei tifosi, soprattutto in questo momento. Abbiamo messo da parte il campionato, quando c’è stato un minore attaccamento dovuto a tante cose. Siamo stati bravi a stare uniti soprattutto nei momenti di difficoltà. La vicinanza è un fatto positivo, anche ieri sono venuti a darci sostegno così come domani. Per noi è un segnale importante. Il Pisa in casa può contare su un pubblico numeroso. Sarà una battaglia di nervi, dobbiamo stare sempre in partita senza perdere la testa per via di un evento negativo”.
Sulle possibili scelte di formazione
“Sceglierò in base alla condizione fisica. Ci sono calciatori che in corso d’opera possono dare di più. Il piano gara? Sono partite che si affrontano soprattutto dal punto di vista mentale. In questi giorni abbiamo cercato di recuperare le energie”.
Su bomber Lapadula
“Sposta gli equilibri se supportato al meglio dalla squadra. Da gennaio lo abbiamo avuto poco, così come Glik. Siamo stati un po’ penalizzati dalle nazionali. Ci sono partite in cui l’esperienza di Glik e la cattiveria sotto porta di Lapadula possono essere determinanti. Questo lo abbiamo pagato soprattutto nella fase cruciale del campionato. Nei momenti cruciali sono venuti meno questi calciatori e abbiamo perso qualcosina”.
Sul presunto handicap di giocare il ritorno fuori casa
“A volte giocare il ritorno in casa c’è il vantaggio del pubblico. Il Pisa ha la necessità di vincere, ma dalla sua ha che gioca all’Arena. La mia squadra ha sempre lavorato molto bene. La partita di Ascoli è un incontro dove si è davanti a un bivio. La squadra ha avuto una reazione importantissima e questo è stato un fattore molto importante. Volevamo a tutti i costi continuare l’avventura, ma questa mentalità l’ha sempre avuta”.
Sulla pressione
“Ce l’abbiamo anche noi. Al di là del vantaggio di aver vinto l’andata, non stiamo parlando di un qualcosa di così eccessivo. Non abbiamo vinto 3-0 che ci permette di andare con tranquillità. Non dobbiamo pensarci. Per quanto riguarda le difficoltà avute quando dovevamo cercare di vincere è perché di fronte avevamo squadre che non avevano nulla da chiedere al campionato. Non siamo stati bravi in quelle due partite a sfruttare l’occasione che si era creata. A Cosenza siamo stati sfortunati. Con Ternana e Spal non abbiamo fatto bene. La fortuna è che siamo ancora qui a parlarne e che ci sono delle possibilità per andare in serie A. Dobbiamo pensare a ciò che possiamo fare. Il passato conta ben poco. Bisogna pensare al presente”.