Brescia, Cellino: “A Dionigi chiedo la salvezza, ora sa che ha un anno e mezzo per riportarci in alto”
CELLINO BRESCIA DIONIGI SALVEZZA – Massimo Cellino, patron del Brescia, ha parlato del rinnovo di contratto a mister Davide Dionigi al Giornale di Brescia. Queste le sue dichiarazioni, raccolte da TifoBrescia.it: “A Dionigi per questa stagione chiedo di salvare il Brescia e di cominciare ad impostare il lavoro, con un’idea di gioco precisa, in vista della prossima quando punteremo a […]
CELLINO BRESCIA DIONIGI SALVEZZA – Massimo Cellino, patron del Brescia, ha parlato del rinnovo di contratto a mister Davide Dionigi al Giornale di Brescia.
Queste le sue dichiarazioni, raccolte da TifoBrescia.it:
“A Dionigi per questa stagione chiedo di salvare il Brescia e di cominciare ad impostare il lavoro, con un’idea di gioco precisa, in vista della prossima quando punteremo a tornare in Serie A. Siccome quando è arrivato, dopo essere partito bene, l’ho visto troppo ansioso e frenetico nel voler fare la rimontona per raggiungere i primi posti in classifica, ho capito che dovevo dargli delle certezze. Ora sa che ha un anno e mezzo di tempo per riportarci in alto. Anche perché sapete come la penso: la Serie A deve arrivare quando è matura, altrimenti ci si fa male. ’ risaputo che a me gli allenatori non stanno simpatici, ma in Dionigi vedo un gran lavoratore, un professionista con le idee chiare e avendo i collaboratori giusti punta molto sul lavoro fisico, altri allenatori dicono di volerlo fare, ma poi pensano solo alla tattica.
Tecnico rigido? Vero, ma lui ha iniziato con una rosa ristretta ottenendo subito buoni risultati poi ha recuperato un po’ di giocatori e i risultati non sono più arrivati. Ma è successo anche perché ha voluto, giustamente, mettere “gamba” a questi ragazzi che erano in condizioni pietose sul piano atletico. Già gli ho messo addosso tanta pressione in queste settimane, volevo capire cosa avesse in testa. Adesso lo so e andando oltre i risultati ho visto in lui quello che mi serviva per allungargli il contratto. Non posso continuare a cambiare allenatore, con questo possiamo fare un programma.
Mercato? L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re. Abbiamo 28 giocatori semmai sono anche troppi. E come non li conosco ancora bene io che li ho presi, figuriamoci lui. Ha 20 partite a disposizione per capire su chi può contare. Ho sottomano un giocatore di qualità, ci serve quello. In rosa ne abbiamo altri bravi, bisogna far uscire le loro caratteristiche. Per Torregrossa mi spiace molto, volevo tenerlo, ma non è stato possibile. E se qualcuno pensa che mi sia arricchito con la sua cessione sappia che se l’avessi dato in estate al Torino avrei guadagnato molto di più.
Bisoli è il nostro capitano. Quanto a Donnarumma è vero che il nostro allenatore vuole giocare con una punta sola, ma vedrete che Alfredo diventerà il suo pupillo. Dionigi era un giocatore proprio così: correva poco, ma segnava tanto. Dia fiducia e alleni bene Donnarumma e vedrà che avremo belle soddisfazioni.
Ho sempre guardato in giù. Siete voi, intesi come ambiente, che non avete capito per tempo che bisogna modificare l’obiettivo primario. La difesa rincula anziché stare alta per andare a prendere gli attaccanti avversari che riescono a giocare tra le linee. E’ così che ci mettono sempre in difficoltà. Dobbiamo impedire quel tipo di giocate che ci stanno facendo male. Ma per farlo serve che i difensori stiano bene. So che il nostro percorso di crescita passerà anche da qualche sconfitta, ma non sono uno che valuta un allenatore un fenomeno se vince due o tre partite oppure scarso se le perde.”