Cesena, Dionigi: “L’Agenzia delle Entrate ci ha detto di no perchè…”
Christian Dionigi, direttore finanziario del club ha parlato nei dettagli della situazione del Cesena: “Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è negativo – si legge sulla versione online del Corriere Romagna -. Ci sono stati mossi più rilievi, ma quello decisivo, che davvero conta, è uno: l’Agenzia delle Entrate sostiene di essere, tra i tutti i […]
Christian Dionigi, direttore finanziario del club ha parlato nei dettagli della situazione del Cesena: “Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è negativo – si legge sulla versione online del Corriere Romagna -. Ci sono stati mossi più rilievi, ma quello decisivo, che davvero conta, è uno: l’Agenzia delle Entrate sostiene di essere, tra i tutti i creditori coinvolti nel nostro piano di ristrutturazione fiscale, il meno garantito. In particolare per i primi 5 anni, in quanto noi abbiamo dato loro garanzie fideiussorie dal sesto al ventesimo anno, ma non lo abbiamo fatto per i primi 5. Nella risposta l’Agenzia fa capire che non può limitarsi a confidare che il Cesena resti in Serie B nei prossimi 5 anni, visto anche l’oscillante campionato appena disputato. Adesso, in tempi esageratamente stretti, proporremo un’integrazione, la più efficace possibile, per riuscire a sanare la nostra posizione e a fornire all’Agenzia delle Entrate le ulteriori garanzie di cui necessita. Abbiamo tempo fino al 30 per pagare. Se gli stipendi dovessero arrivare in ritardo, al massimo prenderemmo un paio di punti di penalizzazione, ma ne varrebbe la pena restassimo in B. Contrariamente a quanto pensano altri, io sostengo che l’Agenzia delle Entrate sia stata velocissima e abbia dimostrato grande disponibilità anche in questo provvedimento negativo. Credo quindi che i dirigenti dell’Erario, non appena invieremo loro la Pec con l’integrazione, la analizzeranno: se riterranno la nostra proposta sanante, penso che tra giovedì e lunedì ce lo faranno sapere; se invece per loro anche questa integrazione non sarà sufficiente, allora saranno ancora più veloci. E’ l’ultimo nostro sforzo: speriamo che sia vincente. Io non mi arrendo ancora, nessuno dei soci intende arrendersi. Dovremo intervenire in modo efficace ed essere bravi, attraverso questa integrazione, a toccare i tasti giusti”.